Una nuova, dolorosa ferita è stata riaperta nei familiari delle vittime del tragico crollo del Ponte Morandi, a Genova. E’ stato come spargere sale su un taglio aperto e profondo in tutti coloro che hanno perso un familiare, un amico, una persona cara: il “one man show del discusso fotografo Oliviero Toscani nel corso della popolare trasmissione radiofonica Rai RadioUno “Un giorno da pecora” andata in onda lunedì. L’artista oramai, più che con le sue fotografie, fa parlare di sé per merito della compilation di insulti e dichiarazioni choccanti rilasciate all’indirizzo di chiunque abbia una visione della vita diametralmente opposta alla sua e anche stavolta non ha deluso le aspettative. Purtroppo.
“Chi se ne frega”
Davanti a dei basiti e comprensibilmente irritati Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, Oliviero Toscani ha irrimediabilmente offeso un’intera comunità, quella genovese, rispondendo seccamente alla polemica insorta dopo la diffusione di una foto che ritrae le oramai celebri Sardine al fianco del fotografo e di Luciano Benetton proprio quando il dibattito sulle responsabilità oggettive del gruppo Atlantia – di proprietà proprio del gruppo Benetton – nel crollo del ponte nel capoluogo ligure sta divampando nelle aule politiche e non solo.
“A me non interessa questa storia qui. Benetton sponsorizza un centro culturale – ha sbottato il giudice di “Master of Photography”, il talent sulla fotografia in onda su Sky – Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola!“. Nonostante le repliche piccate dei due conduttori radiofonici, Toscani non ha pensato minimamente a correggere il tiro sulle sue pesanti dichiarazioni, anzi: ha letteralmente dato il via ad un linciaggio mediatico in piena regola nei confronti di politici, giornalisti, conduttori televisivi, tra i quali spiccano alcuni volti noti di Mediaset come Paolo del Debbio, Nicola Porro e Mario Giordano, definiti degli inetti che “Non sanno fare un c…“.
La replica di Giordano, la rabbia delle famiglie
E’ toccato a Mario Giordano rispondere alle arroganti e piccate dichiarazioni di Oliviero Toscani, dando voce alla rabbia delle famiglie dei caduti del Ponte Morandi nel corso del suo contenitore “Fuori dal Coro“, in onda su Rete Quattro.
“Quarantatré morti. Quarantatré morti“, sbotta adirato il giornalista in forza a Mediaset, avvicinandosi alla telecamera e regalando agli spettatori un primo piano sofferto. “E lui, Toscani, servo dei Benetton, leccac*** dei Benetton, dice ‘chissenefrega’“, conclude laconico Giordano, alle cui aspre parole di condanna fanno eco quelle ben più forti di Egle Possetti, Presidente del comitato Ricordo vittime Morandi. “I quarantatré morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto“, spiega la donna in una lunga e toccante nota resa nota dagli organi di stampa nazionali.
“Ogni giorno – spiega Possetti – ci aspettiamo, ormai da quasi 18 mesi, qualche nuova pensata; ogni tanto qualcuno usa i nostri morti per mettersi in mostra o per comunicare idiozie. Stasera – continua la donna – ho sentito registrate delle esternazioni, inopportune e confuse di Toscani. Ovviamente a lui potrà non interessare che sia caduto un ponte in Italia nel 2018, potrebbe essere che lui viaggi sempre in elicottero, in effetti passare su un ponte francamente è un po’ da “plebei”“, ironizza non senza un pizzico di stizza Egle Possetti, che riserva anche un pensiero al forse sin troppo sopravvalutato movimento delle Sardine.
Sulle implicazioni morali della pseudo realtà politica del futuro guidata da Mattia Santori (che ha immediatamente fatto un passo indietro a seguito della pubblicazione della foto incriminata) in questa triste circostanza, la Possetti ha le idee piuttosto chiare. “Noi non possiamo giudicare la volontà di partecipare a una `fucina creativa´ dai Benetton da parte delle Sardine, siamo in un paese libero; certo che il momento storico, e l’evidente faro mediatico sugli imprenditori che li hanno ospitati, non danno sicuramente la speranza di ricevere un Premio Oscar per il tempismo – sottolinea la Presidente del comitato – Io non voglio denigrare nessuno, non è nostro compito, inoltre lo fanno già troppi, e in alcuni casi farebbero bene a fare un proprio esame di coscienza; spero solo che questi ragazzi abbiano sbagliato in buona fede, soprattutto per coloro che hanno speranza nella loro lotta“.
Il gruppo guidato dalla donna ha raccolto il plauso e la solidarietà di personalità di spicco della politica nazionale e ligure, prima fra tutti quella del Governatore della Regione Toti, che ha invitato Toscani a scusarsi con “Le 43 famiglie delle vittime del Morandi, con i genovesi che hanno dovuto lasciare le loro case, con le imprese che hanno lottato per rialzarsi, con i cittadini che hanno fatto quotidianamente i conti con tanti disagi, con i liguri e con tutti gli italiani” ai quali, al contrario dell’artista, la morte di quarantatré innocenti causata da un ritardo evolutivo nella costruzione non solo di infrastrutture, ma anche di coscienze, interessa eccome!