I giochi sono finalmente chiusi: abbiamo i ventidue… ops, ventiquattro nomi dei Big che entreranno a far parte del già ricco cast della 70esima edizione del Festival di Sanremo, la kermesse della musica tricolore che andrà in onda dal famigerato Teatro Ariston su Raiuno dal 4 all’8 febbraio. I numerosi artisti che si contenderanno l’ambito premio – nonché la possibilità di rappresentare il nostro Paese ai prossimi Eurovision Song Contest che si svolgeranno a Rotterdam – si aggiungono, così, alle otto Nuove Proposte che avranno la possibilità di farsi conoscere al grande pubblico e di entrare, così, nell’Olimpo tricolore delle sette note.
Concorrenti e polemiche
Ormai è prassi consolidata che la presentazione degli artisti in gara nel circuito dei Big sanremese sia irrimediabilmente seguita da un lunghissimo strascico di polemiche. Polemiche, in realtà, divampate sin dalla scelta, curiosa e discutibile, da parte di Amadeus di lasciare la lista degli “ex-fab 22” ad una sola testata giornalistica, bypassando la prassi consolidata della Rai di indire una conferenza stampa che avrebbe permesso ad ogni testata di ottenere il fantomatico elenco nello stesso istante.
Inesperienza o mossa dettata dalla paura di essere bruciati sul tempo da parte di un “certo” Alfonso Signorini? Il neo-conduttore e neo-direttore artistico Amadeus, già alle prese con questa patata bollente, si è ritrovato però con altre gatte da pelare quando, nel corso della puntata speciale de “I soliti ignoti” del 6 gennaio, ha presentato a sorpresa altre due artiste nella già ricca lista di Big in gara: Tosca e Rita Pavone.
Proprio quest’ultimo inserimento ha scatenato sul web una scia di polemiche di stampo politico: la Pavone infatti, più che per la sua prolifica carriera musicale, è recentemente ricordata per le presunte simpatie “sovraniste“. Immancabili i tweet ed i post di insulti alla cantante, alle quali però la Pavone si è sottratta con eleganza limitandosi a ringraziare Amadeus per l’invito a partecipare: “Non vedo l’ora di salire sul palco dell’Ariston insieme ai miei colleghi per festeggiare i 70 anni del Festival di Sanremo. Grazie al mio pubblico, che continua ad amarmi dopo tanti anni“, ha cinguettato la Pavone, difesa a spada tratta anche da Red Ronnie, che a sua volta punta il dito contro alcuni nomi in gara sconosciuti o, comunque, non proprio ricordati per i propri meriti musicali. “Elettra Lamborghini che è lì solo perché mostra il c… e perché si chiama Lamborghini, non suscita polemiche. Rita Pavone suscita polemiche perché è sovranista. Ma di che c… parliamo? – ha tuonato il critico musicale in un video diffuso via Facebook, specificando anche che – Erano stati annunciati 22 nomi. Parliamoci chiaro, il cast di Sanremo non è da canzone italiana. Ci sono delle cose abbastanza imbarazzanti (…)“. L’autore continua il suo video non risparmiando altri Big o presunti tali in gara. “Nessuno dice: ‘Ma chi m… sono i Pinguini Tattici Nucleari?‘ Sono Big? Qualcuno sa cantare un loro pezzo? Qualcuno conosce a memoria un pezzo di Rancore o di Junior Cally? Achille Lauro torna a Sanremo. Cosa ha fatto Achille Lauro?“, si interroga provocatoriamente Ronnie che conclude la sua filippica con una critica tagliente agli odierni fruitori di musica. “Rita Pavone ha una storia incredibile, oltre ad essere una persona meravigliosa. Che io legga su Twitter ‘Ah, fa la sovranista’ è assurdo. Che c… c’entra? Ormai tutto è slogan, non c’è più analisi delle cose. Si leggono i titoli e non gli articoli” sottolinea amareggiato Red Ronnie.
Il caso Jebreal
Non è solo la lista dei cantanti in gara a scatenare l’ira funesta dei (forse) futuri telespettatori del Festival di Sanremo 2020. Amadeus ha anticipato delle ghiotte novità anche riguardo ai superospiti che calcheranno il sontuoso palco dell’Ariston nel corso delle cinque serate. E’ certa la presenza di Tiziano Ferro per l’intera durata della kermesse; arriveranno nella città dei fiori anche Roberto Benigni (reduce dal successo del “Pinocchio” di Garrone nelle sale) e lo showman Fiorello. La quota di ospiti stranieri sarà garantita dalla presenza del cantante scozzese Lewis Capaldi (mentre gli aficionados di Sanremo sognano Lady Gaga). Non mancheranno rappresentanti più o meno storici della nostra musica, da Albano e Romina al rapper Salmo.
La “quota rosa” della kermesse, invece, sarà rappresentata dalla presenza di diverse figure femminili dello showbiz, della stampa e del cinema. Diversi i nomi che continuano a rimbalzare su social e giornali – da Monica Bellucci a Diletta Leotta, da Chiara Ferragni a Simona Ventura; è un nome in particolare, tuttavia, ad aver scatenato le ire funeste di politici, utenti in rete, critici di ogni sorta.
In questi giorni è diventato trend topic il nome di Rula Jebreal, giornalista palestinese con doppia cittadinanza israeliana e italiana rimbalzata agli onori della cronaca non solo per la sua discussa presenza alla kermesse musicale, ma anche per la sua “scomoda conoscenza” con il produttore Harvey Weinstein, entrato nel mirino giudiziario e morale globale per le molestie perpetrate ai danni di dive e starlette. La professionista dovrebbe proporre al pubblico dell’Ariston e ai telespettatori un monologo dedicato alla violenza sulle donne. Peccato che Gian Paolo Serino abbia fatto emergere dagli abissi della cronaca giornalistica una foto piuttosto compromettente, che ritrae la Jebreal assieme nientemeno che all’ “orco” Weinstein. E’ toccato al giornalista Nicola Porro raccogliere la riflessione del collega Serino sul suo blog: Serino chiede chiarezza sullo scatto, datato 2010, e sulla ipotetica amicizia tra i due, dato che nell’ambiente pare che tutti sapessero dei comportamenti criminali e sconvenienti intrattenuti dal produttore ai danni di star come Mira Sorvino e Asia Argento. Una situazione paradossale, specialmente considerando che l’ospitata della giornalista palestinese aveva scatenato da subito una sorta di battaglia politica e che proprio la stessa Jebreal – che aveva sostenuto che l’Italia stava diventando preda di una deriva xenofoba senza precedenti – aveva puntato il dito contro il leader della Lega Matteo Salvini sobillando una sorta di “complotto” perpetrato da parte di uomini vicini al capo del Carroccio per non permetterle di essere ospite al 70esimo Sanremo. La donna, però, ha vinto la sua battaglia, sostenuta anche da politici di sinistra che avevano promesso guerra intestina alla TV generalista: viene da chiedersi, a questo punto, cosa racconterà alla platea di scettici e curiosi in sala ed a casa desiderosi, almeno una volta, di ascoltare in primis della buona musica.
Di seguito l’elenco di Big e Nuove Proposte che parteciperanno alla 70esima edizione del Festival di Sanremo. Nuove Proposte: Leo Gassmann, Fadi, Marco Sentieri, Fasma, Eugenio in via di Gioia, Tecla Insolia, Gabriella Martinelli & Lula e Matteo Faustini.
Big: Achille Lauro (Me ne frego); Alberto Urso (Il sole a est); Anastasio (Rosso di rabbia); Bugo e Morgan (Sincero); Diodato (Fai rumore); Elettra Lamborghini (Musica – E il resto scompare); Elodie (Andromeda); Enrico Nigiotti (Baciami adesso); Francesco Gabbani (Viceversa); Giordana Angi (Come mia madre); Irene Grandi (Finalmente io); Junior Cally (No grazie); Le Vibrazioni (Dov’è); Levante (Tiki Bom Bom); Marco Masini (Il confronto); Michele Zarrillo (Nell’estasi o nel fango); Paolo Jannacci (Voglio parlarti adesso); Piero Pelù (Gigante); Pinguini Tattici Nucleari (Ringo Starr); Rancore (Eden); Raphael Gualazzi (Carioca); Riki (Lo sappiamo entrambi); Rita Pavone (Niente – Resilienza 74); Tosca (Ho amato tutto).