“La madre dei cretini è sempre incinta“, recita un detto popolare. Tale adagio ben si presta a spiegare, qualora ci fossero motivazioni razionali a tali “giochi”, la tanto nuova quanto inutile moda di questa fine estate rovente. Si chiama “Samara Challenge“, la sfida che sta spopolando tra i giovanissimi in rete. Il gioco consiste nello spaventare il maggior numero di persone possibili passeggiando per le strade della città indossando letteralmente i panni della terrificante bambina resa famosa dalla saga filmica horror “The Ring“.
Da Roma a Lamezia Terme sono stati avvistati numerosi “cloni” di una delle nemesi più orrifiche degli ultimi vent’anni. Resa famosa dal remake statunitense della pellicola di Hideo Nakata del 1998, la bambina che ha il potere di spaventare a morte chiunque guardi una videocassetta si è contraddistinta nell’immaginario collettivo a causa del suo look che potremmo definire, ricorrendo ad un eufemismo, piuttosto trasandato: camicia da notte bianca, capelli tirati in avanti come il famigerato cugino Itt de “La famiglia Addams” ed immancabile coltellaccio d’ordinanza compongono l’inquietante outfit della bambina-non morta che si alimenta nutrendosi della sola paura della vittima designata.
In questi ultimi giorni sono stati innumerevoli gli avvistamenti di Samara in giro per diverse località dello Stivale; tutti ovviamente immortalati da ignari e impressionabili passanti con smartphone e fotocamere e postati, irrimediabilmente, sui principali social network, Twitter in primis. Inutile dire che questa bravata, purtroppo difficile da ignorare, ha causato anche alcuni incidenti, con conseguenze più o meno gravi che vanno da malori causati dallo choc ad autentici pestaggi dell’irresponsabile di turno. A Torre del Greco, per esempio, la Samara partenopea ha scatenato il panico tra i passanti estraendo un coltello rivelatosi poi finto; a San Basilio, Roma, un’aspirante Samara è stata colpita con un calcio in faccia da un gruppo di ragazzi che avevano intimato alla giovane di allontanarsi e di lasciarli in pace.
In provincia di Messina un anziano ha accusato un malore per lo spavento, mentre sempre nella Capitale una ragazza, distratta dal passaggio dell’ennesima ragazzina-zombie, è caduta mentre fuggiva via, mostrando a favore di social network le ferite riportate a seguito dell’inquietante incontro, per fortuna tutte di lieve entità.
Un gioco, dunque, idiota e rischioso, che ha allarmato anche un gruppo di mamme nel lametino, che non ha celato ansia e preoccupazione per i propri figli, siano essi autori o vittime dello scherzo. Le forze dell’ordine, purtroppo, non riescono ad arginare tale moda, nonostante le numerose segnalazioni. Come riuscire, dunque, a tenere a bada questa smania di apparire sul web, anche a costo della propria ed altrui incolumità? Come sempre, la noncuranza è la migliore arma per evitare disastrose conseguenze, almeno sino a quando non prevarrà una comprensibile noia per una moda oltremodo sciocca ed inutile.