“L’unica vera risata proviene dalla disperazione” e questo aforisma ben si stende addosso alla prosopopea del Sindaco Falcomatà, al quale sembrerebbe che anche le briciole appaiono oggi come una prelibata e gustosa torta. All’indomani delle consultazioni europee, egli cerca di attribuirsi meriti e successi mescolando numeri e confondendo le idee attraverso un’analisi monca e faziosa dei risultati elettorali. Non si spiega altrimenti la gioia e la soddisfazione sbandierate per aver conquistato circa 4.000 preferenze, peraltro appannaggio di un suo assessore, Anna Nucera, unica candidata reggina in lista ed unica rappresentante del Partito Democratico locale: su di lei, infatti, sono confluite le preferenze e l’appoggio elettorale di tutti i rappresentanti istituzionali reggini del PD.
Se conquistare quel frammento elettorale con in campo un’intera Giunta Comunale (Sindaco in testa), un Presidente del Consiglio Regionale, un capogruppo in Consiglio Regionale, i Consiglieri Regionali eletti e una maggioranza in Consiglio Metropolitano, può essere vantata come vittoria, allora il futuro di Falcomatà e soci si profila tetro all’orizzonte. A ben vedere, il consenso totale del centrosinistra a ridosso delle europee è ben lontano da quello che ha garantito alla stessa coalizione la vittoria alle comunali del 2014, segnale evidente ed inconfutabile di quanto sia ormai distante la fiducia dei cittadini reggini da una classe dirigente dimostratasi incapace ed inaffidabile. Ne deriva che la manifestata contentezza di Falcomatà, posta sotto il cono di luce della realtà oggettiva dei dati elettorali messi a confronto, diventa effimera e pauperistica.
Ancora più astrusa diventa, poi, l’analisi che il Primo Cittadino riserva ai consensi conquistati alla stessa tornata dal Centro Destra, il quale totalizza più del 46% delle preferenze in ambito cittadino. Un dato che dovrebbe, viceversa, far preoccupare l’attuale maggioranza, poiché certifica la crescita della coalizione e soprattutto l’incessante richiesta di un’alternativa credibile a questa amministrazione proveniente da una cittadinanza esasperata ed esausta dopo cinque anni di incompetenza al governo e degrado per le vie.
I dati che giornalmente Falcomatà dovrebbe leggere ed interpretare sono scritti, infatti, sui volti dei reggini, che sono ormai da troppo tempo stanchi di essere privati di servizi e per di più canzonati da un atteggiamento propagandistico e da meri ed irriverenti proclami cui non corrisponde mai il minimo aumento della qualità della vita.
Il Commissario Metropolitano
Ernesto Siclari