Da qualche mese in tutta Europa, ogni venerdì, migliaia di ragazzi si riversano nelle strade e nelle piazze delle principali città per chiedere ai potenti di dare priorità alle questioni ambientali, ovvero al loro futuro. E’ la conseguenza più importante della protesta di Greta Thunberg, la ragazza svedese di sedici anni che alla fine di agosto 2018 manifestò da sola, sedendosi di fronte la sede del Parlamento a Stoccolma e tenendo in mano un cartello con la scritta: “Sciopero della scuola per il clima”, per chiedere al governo del suo Paese di adottare una soluzione per diminuire la produzione dei Gas Serra.
In quell’occasione, sul proprio profilo Twitter la ragazza lanciò l’hashtag “fridaysforfuture” e da quel momento si sono moltiplicati i ragazzi della sua generazione che hanno inondato Instagram di simboli verdi con la rappresentazione della terra al centro ed il nome della città in cui sono iniziati i “Fridays for Future”: Vienna, Berlino, Dresden, Duesseldorf, Potsdam, Hannover, etc; in Italia Roma, Milano, Firenze, Torino, Taranto, Sassari, Napoli e molte altre. Greta sul suo profilo ha parlato dei 30.000 studenti in sciopero in Belgio; mentre Flossie dall’Irlanda spiega che il 15 febbraio tutta la sua scuola e altre saranno in sciopero (“Siamo un piccolo paese ma teniamo all’ambiente”). Da Zeist nei Paesi bassi si invitano gli studenti al ventunesimo sciopero scolastico. A Exeter (Regno Unito) lo sciopero è stato il 15 febbraio: “Se migliaia di ragazzi diventeranno milioni, tutti capiranno le conseguenze della crisi climatica e la trasformazione della società umana sarà radicale”.
All’inizio di febbraio gli studenti mobilitati hanno raggiunto la cifra di 75mila. La scorsa settimana a Le Hague si è assistito alla più grande manifestazione per i temi ambientali mai avuta in Olanda. Dall’Europa la protesta si sta espandendo in Australia ed in America dimostrando la sua dimensione globale. In contatto tramite i social network, che hanno fatto del movimento una vera e propria rete, questi giovani stanno riscoprendo un progetto condiviso, pacifico e costruttivo, il quale propone una visione del futuro basata sul tema universale della salvaguardia del pianeta. Le caratteristiche fondamentali sono la collaborazione, il dialogo e l’apertura al mondo politico verso cui ci si rivolge attraverso richieste di attenzioni verso tematiche fondamentali e l’attesa di una risposta adeguata. I media hanno dato ampio risalto agli interventi della sedicenne Greta alla Conferenza dell’Onu sul clima a Katowice e al forum economico mondiale di Davos; in quelle occasioni, la giovane disse ai potenti della Terra che il suo desiderio era che essi andassero nel panico per provare la paura che ella provava ogni giorno e li ha invitati ad agire come se “la casa stesse andando a fuoco, perché così è”.