Ridare alla narrazione (scritta, orale o recitata) il giusto ruolo di un tempo, quello del canale privilegiato per tramandare e divulgare le tradizioni secolari ai giovanissimi, attraverso il tema del patrimonio immateriale di storie, fiabe, leggende e miti. Un intento non da poco quello della prima edizione del nuovo evento culturale “Raccontami un Castello – Nuovi Percorsi di Narrazione“, una sei giorni dedicata a letture, spettacoli teatrali, laboratori, mostre e visite e realizzata dalla “Biblioteca dei Ragazzi” con il supporto, tra gli altri, dell’UE e della città metropolitana di Reggio Calabria, che si svolgerà dall’1 al 6 marzo prossimi nel suggestivo sito del Castello Aragonese della città dello Stretto. Il programma e le iniziative dell’evento sono state rese note oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso il reggino Palazzo San Giorgio, presenti, tra gli altri, l’editore Franco Arcidiaco, delegato comunale per la Cultura, Anna Calarco, direttrice artistica della “Biblioteca dei ragazzi”, l’assessore comunale per il Patrimonio Artistico Irene Calabrò, Gaetano Tramontana, regista e direttore artistico dell’associazione culturale “SpazioTeatro” e la giornalista Katia Colica, moderatrice dell’incontro con la stampa: “Si tratta di una sei giorni che non vorrà dare solamente un ampio spazio alla cultura – ha esordito proprio la Colica – ma si occuperà anche di valorizzare l’intera area del nostro Castello. Abbiamo sempre organizzato eventi solo dopo un accurato studio della storia e del contesto del sito programmato ed anche stavolta l’abbiamo voluto fare, quasi con discrezione. Con questo nuovo evento proveremo a rivitalizzare non solo l’antica e nobile tradizione orale delle fiabe, dei miti e dei racconti popolari, un tempo molto più viva rispetto ad oggi, ma anche la forma stessa di narrazione orale, soprattutto di tipo teatrale. Per questo vogliamo rivolgerci ad una fascia di utenza giovane (bambini e ragazzi), alla quale comunicare e tramandare le grandi tradizioni culturali del nostro passato. Inoltre, riscopriremo insieme la tradizione favolistica calabrese, dialettale e non”.
Il programma in pillole
“La scelta del Castello come luogo dell’evento ha ovviamente un valore simbolico – ha dichiarato la Calarco – esso infatti, ai nostri occhi, rappresenta come un monolito la tradizione antica che si apre alla sperimentazione artistica moderna; su tutto questo abbiamo concepito il programma di “Raccontami un Castello”. Dall’1 al 6 marzo, tra le altre cose, avremo la mostra d’illustrazione dedicata al giovane e ottimo artista veneto Michelangelo Rossato, che esporrà al Castello le sue tavole originali disegnate per i volumi di fiabe “La Sirenetta” e “Biancaneve“, editi da “Arka” e “Il gioco di leggere Edizioni”, ma terrà anche un laboratorio d’illustrazione per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti, dall’1 al 4 marzo. E non è tutto: sabato 3 marzo si esibirà con il suo spettacolo teatrale “La leggenda di Colapesce e altre storie” il famoso cantastorie Nino Racco, noto per le sue esibizioni basate sull’antica teatralità “di strada” meridionale. Un altro appuntamento scenico avrà luogo domenica 4 marzo con lo spettacolo “Giungla”, una rivisitazione in chiave metropolitana del celeberrimo romanzo “Il libro della giungla” di Kipling.
Lo spettacolo conclusivo
La sera del 6 marzo vedrà come rappresentazione conclusiva lo spettacolo teatrale “Spacciatori di storie” di Gaetano Tramontana, una performance narrativa con i giovani attori Mario Beretta, Andrea Foti e Pietro Rossetti: “Si tratta di tre ex allievi della scuola di recitazione di “SpazioTeatro” – ha detto Tramontana in conferenza stampa – la cui attività con “Spacciatori di storie” non si concluderà con la fine di quest’iniziativa culturale, ma proseguirà con un suo percorso autonomo nel mondo scolastico, attraverso il quale questi ragazzi svilupperanno ed affineranno le tecniche del teatro di narrazione per avvicinare i giovanissimi a questo tipo di esibizione scenica, un vero proprio “spaccio” virtuoso di storie e recitazione!”. Perché, appunto, lo scopo principale dell’intero evento sarà quello di trasmettere ai bambini l’interesse per le nostre grandi tradizioni: “Il Castello Aragonese rappresenta quindi il punto d’incontro tra il patrimonio storico ed artistico materiale con quello immateriale – ha concluso la Calabrò – in questo senso, il racconto orale può inculcare nei giovanissimi la consapevolezza del senso critico e del proprio contesto storico-artistico. E poi, cosa c’è di meglio di un castello per ospitare questi eventi, dato che il maniero è da sempre la scenografia perfetta delle fantasie di ogni bambino?”. Per info: info@bibliotecadeiragazzi, www.spazioteatro.net, www.raccontamiuncastello.it, www.bibliotecadeiragazzi.it