L’Aspromonte è il primo Parco in Italia ad aver avviato i laboratori sull’archeologia divulgativa e imitativa sulla preistoria. Il progetto è entrato nel vivo con lo svolgimento ed il completamento delle prime due fasi, con attività di formazione rivolte alle Guide ufficiali del Parco e agli operatori dei Centri Visita, alla presenza del presidente dell’Ente, Leo Autelitano e dei formatori Domenico Lorusso e Domenico Gioia di Vivarch aps. Il progetto di Archeologia divulgativa e imitativa sulla preistoria “Sulle tracce dell’Uomo neolitico dell’Aspromonte”, il primo nel suo genere svolto nell’ambito delle Aree Protette italiane, si pone come obiettivo principale quello di ricostruire l’evoluzione dell’uomo che ha vissuto sul territorio aspromontano a partire dal Paleolitico e sarà indirizzato, nella sua fase attuativa e conclusiva, alle scuole e agli ospiti delle strutture d’accoglienza del Parco, accompagnando i ragazzi alla scoperta dell’uomo preistorico, attraverso la realizzazione di alcuni laboratori per far scoprire quale fosse la vita di quanti abitavano questo meraviglioso massiccio montuoso in quel periodo.
Terminata la fase di formazione, infatti, il progetto si trasferirà nei centri visita, dove saranno allestiti appositi spazi per i laboratori didattici, destinati agli studenti, dove sarà possibile sperimentare nuovi approcci per un apprendimento dinamico della storia che ha riguardato l’area del Geoparco dell’Aspromonte. Con questo progetto, studenti e visitatori avranno modo di conoscere gli aspetti salienti di questo antichissimo periodo storico, anche attraverso la riproduzione di vasellame, di armi utilizzati per la caccia e attrezzi utilizzati nella vita quotidiana. Gli studenti attraverso attività di ricerca, sperimentazione e verifica, diventeranno protagonisti e al contempo “costruttori”.
I laboratori didattici sono rivolti agli alunni dal terzo anno della scuola primaria fino al terzo anno della secondaria di primo grado, alle famiglie con bambini di età differenti e agli adulti interessati ad ampliare la conoscenza sull’evoluzione del territorio, appassionati di archeologia, paleontologia e antropologia. I partecipanti saranno attori di ogni attività, stimolati a implementare le proprie capacità manuali e di osservazione attraverso dettagliate spiegazioni accompagnate dalla manipolazione attiva dei materiali, sotto la guida attenta di esperti in materia. “Questo è un percorso emblematico che verrà esteso su tutto il territorio dell’Aspromonte che ha ricchezze e rilievi archeologici – ha dichiarato il presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Leo Autelitano -. L’intenzione dell’Ente è quella riprodurre l’attività con le scolaresche ed i visitatori delle nostre strutture, attraverso il personale formato. I laboratori, inoltre, saranno posizionati all’interno di altrettante strutture di accoglienza ubicate presso centri abitati le cui radici affondano nel neolitico e cioè Bova, Gerace e S. Giorgio Morgeto. Fondamentale – ha concluso il Presidente Leo Autelitano – sarà inoltre anche la collaborazione con le Pro Loco del territorio, con cui abbiamo intenzione di lavorare in squadra, convinti che solo attraverso un impegno sinergico possano crearsi le condizioni per lo sviluppo e la crescita delle nostre comunità. Il progetto – ha concluso il presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Leo Autelitano – completerà la proposta di didattica ambientale che offriremo con un ambito culturale e scientifico implementato dalla realizzazione di spazi museali dedicati all’archeologia e alla storia dell’Aspromonte”.