Immagini – Valentina Giannettoni

Articolo di Gianluca Tripodi, opinionista

In certe partite, spesso, il vecchio adagio secondo cui venga sottovalutato il rischio del troppo facile è abbastanza evidente, e nei primi due quarti la Viola sicuramente ha corso molti più rischi del dovuto in una partita che per lunghi tratti è stata in discussione.
Pronti, via, e 0-5 di Formia che, sebbene imbottita di tanti under e con pochissimi cambi validi, sicuramente almeno all’inizio non ha inteso sfigurare; la differenza di classifica, infatti, non si vede nei primi due quarti, tant’è vero che il risultato di 26 a 21 nel primo parziale e di 49 a 38 nel secondo, denotano un certo equilibrio. Difesa nerarancio purtroppo spesso in ritardo, con il solo Duranti che in attacco riesce ad imbastire azioni veloci, supportato da un volitivo Alberto Besozzi, oggi all’esordio da titolare al Pala Pentimele. Nel terzo quarto, la musica cambia decisamente: Balic riesce a suonare un’adeguata sinfonia in cabina di regia, mentre le maglie della difesa si stringono in modo ottimale; il 71-48 con cui il quarto si chiude è abbastanza evidente.
L’ultimo periodo è solo accademia, con schiacciate vibranti di Gaetano e Duranti e con l’esordio del giovanissimo Fabio Freno (classe 2004) in serie B, che non riesce a farsi notare con una bella marcatura all’ultimo secondo; il tiro da tre punti rimbalza sul ferro. Ora la Viola è chiamata ad un importantissimo impegno, anche in proiezione futura, per saggiare quelle che potranno essere le possibili ambizioni per il proseguo del campionato: si andrà infatti a Molfetta domenica prossima alle 18.