Articolo di Gianluca Tripodi, opinionista
Partiti da Reggio con le migliori speranze possibili, i nerarancio devono comunque affrontare un avversario decisamente volitivo che, a detta nostra, dirà senz’altro la sua in questo campionato.
Torrenova presenta per la sfida l’ex playmaker della Viola dell’anno 2018-19 Donato Vitale, che ha sicuramente lasciato un buon ricordo in tutto l’ambiente reggino. Il primo quarto si ferma sull’assoluta parità: 18 a 18, con due squadre anche qui che tentano di studiarsi e di provare degli allunghi senza costrutto. Nel secondo quarto, purtroppo, la Viola denota i suoi iniziali problemi già visti contro Avellino: una difesa molto disattenta, con Duranti decisamente fuori partita e che più volte si è fatto prendere da dei moti di stizza sbagliati; Ingrosso molto generoso in mezzo al campo (sempre gran lottatore, ma ahimè con scarso contributo di punti) ma di converso un sontuoso Amar Klacar, che chiude la partita con 17 punti e 9 rimbalzi, e il grande combattente Yande Fall onnipresente sotto le plance. Torrenova, comunque, chiude il quarto di 12 punti in avanti sul 45 a 33; nel terzo periodo, Klacar sale decisamente in cattedra e comincia a bombardare anche da fuori e la Viola si avvicina chiudendo il quarto indietro di soltanto 4 punti.
Nella concitata ultima frazione, purtroppo, una scarsa gestione degli ultimi possessi non favorisce i neroarancio; tuttavia, negli ultimi cinque minuti sono da segnalare una prestazione sontuosa di Amar Balic, in ombra per quasi tutto l’incontro, che tiene a galla fino all’ultimo i suoi compagni anche se questo atteggiamento è decisamente da rivedere per i prossimi incontri. Lo abbiamo già detto durante la prima partita, e confermiamo adesso la nostra opinione che questa squadra abbia ancora bisogno di lavorare molto per trovare una quadra e una condizione ottimale che sicuramente arriverà, ma che deve saltare fuori, si spera, nel più breve tempo possibile per aspirare a qualcosa di più di una tranquilla salvezza.