“And the winner is… Torino!”. Sarà la città della Mole Antonelliana ad ospitare la 66esima edizione degli Eurovision Song Contest: la grande kermesse di musica europea nel 2022 sbarcherà, grazie alla vittoria dei Maneskin dello scorso maggio, nel Belpaese. Il capoluogo piemontese ha battuto una concorrenza più che agguerrita, che includeva centri importanti quali Napoli, Bari, Bologna, Firenze e Milano.
La felicità dell’Appendino
La location prescelta per ospitare i cantanti provenienti da buona parte del Vecchio Continente è il PalaAlpitour di Torino: una struttura imponente, un impianto polifunzionale ideato dall’architetto giapponese Arata Isozaki in occasione dei Giochi Invernali ospitati dalla città piemontese nel 2006.
L’evento, che complessivamente impegnerà artisti e addetti ai lavori per circa nove settimane, sarà destinato a creare un indotto economico e turistico non indifferente per Torino: una sfida ambiziosa, che però il sindaco uscente Chiara Appendino è ben sicura sia alla portata del Comune che attualmente sta amministrando: “Mesi di lavoro, call infinite, centinaia di documenti, pile di normative, ispezioni, sopralluoghi ma, alla fine, ce l’abbiamo fatta anche questa volta: abbiamo portato a Torino l’evento musicale più seguito al mondo! – ha commentato entusiasta su Facebook la Appendino, che ha aggiunto – L’emozione e la gioia di quest’ultima sfida vinta sono tantissime. Ringrazio tutte le persone, gli enti e le istituzioni che hanno lavorato alla candidatura e contribuito all’ottenimento di questo fantastico risultato“.
Toto-conduttori
L’Italia torna a essere, così, l’Olimpo europeo ed internazionale delle sette note dopo le vittorie, nei lontani 1964 e 1990, rispettivamente di Gigliola Cinquetti e Toto Cutugno. L’assegnazione di Torino come sede per i prossimi Eurovision si deve ai Maneskin, che hanno trionfato a furor di popolo europeo con la loro hit, già vincitrice di Sanremo, “Zitti e buoni“. Coincidenza fortunata, il nuovo singolo della giovane rock band romana “Mammamia” è uscito quasi contemporaneamente all’ufficializzazione dell’assegnazione del contest a Torino. Soddisfatto della scelta l’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes, che definisce i prossimi Eurovision tricolore “una sfida importante per il nostro Paese”. L’evento musicale, organizzato dalla Rai in collaborazione con EBU (European Broadcasting Union), si svolgerà nel capoluogo piemontese il 10, 12 (giornate dedicate alle semifinali) e 14 maggio (data della finalissima).
Bocche cucite, o almeno parzialmente, sulla scelta del conduttore dell’evento, anche se nelle scorse ore è trapelato il nome del cantante, e giudice di “X-Factor”, Mika. In un primo momento, pare che la Rai abbia smentito tale indiscrezione, riconfermata successivamente: un tira e molla destinato a creare un minimo di suspense che, ovviamente, fa parte del gioco.