Un altro brillante intervento è stato portato a termine dagli equipaggi dell’U.P.G.S.P. nell’ambito delle capillari attività di controllo del territorio. Gli agenti della Polizia di Stato, infatti, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a sventare il furto di un’ingente quantità di rame che il ladro, un 56enne reggino, aveva già abilmente accatastato per agevolarsi la fuga. A segnalare quanto stava accadendo, in piena notte, nell’area del costruendo Palazzo di Giustizia, è stata un’Assistente della Polizia Penitenziaria che, libera dal servizio, stranita dalla presenza del cumulo di cavi e di un uomo vestito con abiti scuri ed incappucciato, ha immediatamente allertato la locale Sala Operativa. Gli agenti della Volante, tempestivamente intervenuti, hanno bloccato il malvivente mentre era in fuga a bordo della sua autovettura ed hanno sottoposto lo stesso a perquisizione personale rinvenendo, occultato in una tasca, un gomitolo di rame dello stesso tipo di quello utilizzato per legare i cavi rinvenuti sul posto.
I poliziotti hanno arrestato l’uomo e su disposizione del Pubblico Ministero lo hanno condotto presso la sua abitazione a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che, dopo la convalida dell’arresto, ha disposto nei suoi confronti l’obbligo di dimora con il divieto di uscire durante le ore serali.
Nei giorni scorsi, invece, alla Sala Operativa della Questura di Reggio Calabria è giunta una richiesta di aiuto da parte di una signora che aveva assistito ad uno scippo e che stava soccorrendo la vittima, un’anziana suora. Le precise informazioni fornite dalla segnalante, in particolare sul luogo e sull’autore del furto, hanno permesso agli operatori del 113 di diramare tempestivamente la nota agli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. In breve tempo, infatti, i poliziotti della Volante Nibbio hanno individuato, lungo la Via Reggio Campi, un soggetto corrispondente alla descrizione fornita via radio. Con l’ausilio di altri equipaggi giunti sul posto, gli Agenti hanno proceduto all’identificazione dell’uomo, un trentenne ivoriano, già destinatario del provvedimento di obbligo di dimora nel Comune di Reggio Calabria e del divieto di allontanamento dall’abitazione nelle ore serali, il quale aveva ancora con sé la borsa sottratta alla vittima. La suora, visibilmente scossa dall’accaduto, ha raccontato agli operatori di essere stata sorpresa alle spalle dal malvivente che, mentre stava percorrendo a piedi la via Crisafi per recarsi alla chiesa di Gesù e Maria, con un gesto fulmineo le ha strappato la borsa che teneva a tracolla. Nel tentativo vano di trattenere la borsa, la vittima è caduta per terra ed è stata pertanto sottoposta a cure mediche, a seguito delle quali è stata giudicata guaribile in 3 giorni.
L’ivoriano, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto per il reato di furto con strappo, è stato condotto in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione.