Articolo di Gianluca Tripodi, opinionista
Dopo una durissima settimana caratterizzata dal caso Covid nel gruppo squadra, e con i numeri ridottissimi a causa dell’infortunio in campo a metà del terzo quarto di Enrico Gobbato, la Viola si presenta sul parquet contro Formia in una sfida-salvezza dal sapore di “dentro o fuori”.
Nel primo quarto, i nerarancio partono decisamente contratti; Ciminella e Laguzzi martellano sia sotto canestro che dall’arco e Formia chiude in avanti il quarto per 17 a 22. Tuttavia, nella seconda frazione sale in cattedra Giulio Mascherpa che comincia ad aggiustare la mira e, sia dalla grande che dalla media distanza, riesce non solo a colmare il vantaggio, ma con la collaborazione in difesa di Barrile e Sebrek e, sotto canestro sia in attacco che in difesa, di un immenso Yande Fall finalmente ritrovato dopo il lungo infortunio, recupera il GAP e scava un break che porta avanti la Viola alla fine del secondo periodo per 40 a 32.
Nel terzo quarto, la musica sostanzialmente non cambia: Mascherpa guida nuovamente le danze ed è totalmente immarcabile dai difensori laziali, Yande Fall giganteggia ancora sotto canestro arpionando una quantità industriale di rimbalzi (alla fine saranno ben 22); lo stesso giocatore senegalese arpiona stoppate in quantità contro Laguzzi e gli altri giocatori avversari, che difficilmente possono superare le sue immense mani; il quarto comunque si chiude sul 54 a 46, quindi in condizioni di sostanziale inerzia per la Viola. Nell’ultimo quarto, Formia ha una fiammata iniziale: recupera e impatta sul 54 A 54 dopo circa 3 minuti e mezzo di gioco; nel frattanto, si infortuna anche Enrico Gobbato e la Viola sembra perdere ulteriormente lucidità. Ma non è così, perché l’immarcabile Mascherpa, con 5 punti in due minuti senza che Formia segni, riporta il parziale sul 59 a 54. A questo punto, Formia spegne la luce: la Viola vola sul 66 a 54 dopo lo splendido semigancio di Genovese (oggi decisamente un po’ in ombra) e, per forza di cose per i nerarancio, negli ultimi tre minuti c’è una semplice amministrazione di vantaggio e la vittoria finale per 75 a 60 è decisamente un suggello meritato per una squadra che, alla fine dei conti, con soli 6 uomini effettivi riesce a tenere testa ad un avversario sicuramente tra le rivelazioni di questo campionato, che potrebbe anche aspirare ad un posto nei play-off.