Gli ultimi anni televisivi si sono contraddistinti per aver lanciato un nuovo (e non sempre) azzeccatissimo trend: quello dei revival, dei reboot, insomma della ripresa o rifacimento di alcuni dei telefilm del passato tanto amati dal pubblico. Così, dopo il reboot di “Beverly Hills, 90210” – bocciato dopo una sola stagione, nonostante il pathos per la dipartita dell’amatissimo Luke Perry – e quello di “Bayside School” (attualmente trasmesso solo negli USA ed accompagnato da polemiche e pessimi feedback da parte degli addetti ai lavori), mentre la Paramount+ ha recentemente resa nota l’intenzione di realizzare il revival di “Criminal Minds“, in Italia sarà realizzato il sequel o reboot di una delle miniserie degli anni Novanta più amata dai patiti del fantasy: “Fantaghirò“.
Un’eroina dal capello a scodella
Gli anni Novanta hanno visto emergere nei palinsesti televisivi nostrani un’eroina che potremmo definire antesignana dei controversi ed attualissimi movimenti gender: Fantaghirò, protagonista femminile liberamente ispirata alla fiaba calviniana Fanta-Ghirò, persona bella ed impersonata sul piccolo schermo dall’eterea e grintosa Alessandra Martines.
Un’idea pressappoco rivoluzionaria per i tempi – stiamo parlando del 1991 – quella di affidare il ruolo indiscusso di protagonista ad una principessa ribelle che agli abiti sontuosi preferisce la spada ed una pesante armatura e che si mostrava bendisposta a tagliare i propri, fluenti capelli a favore di una orrenda – ma ancora trendyssima! – pettinatura a scodella. Diretto da Lamberto Bava ed interpretato da attori del calibro di Brigitte Nielsen, Nicholas Rogers, Ursula Andress e Kim Rossi Stuart, “Fantaghirò” divenne un franchise che ancora oggi, durante la messa in onda delle sue innumerevoli repliche, fa registrare ascolti da capogiro. Un fantasy che oggi potrebbe sembrare “casereccio” a causa della costruzione di effetti speciali piuttosto semplici ed artigianali (ma firmati dall’abilissimo Sergio Stivaletti), ma che cattura l’attenzione dello spettatore grazie ad una formula dalla comprovata efficacia, un mix invincibile di amore, senso di giustizia, lealtà ed happy ending. Un prodotto che non poteva passare inosservato all’industria televisiva nostrana, che ha affidato alla Lotus Production la produzione di “Fantaghirò, la Regina dei due Regni“, attorno alla cui realizzazione resta assoluto riserbo.
Si tratterà di un reboot o di un sequel della quinta stagione della miniserie, dal finale aperto e tanto odiato dagli aficionados dello show? I fedelissimi fan del telefilm del 1991 sperano, ovviamente, nell’ideale continuazione di un franchise conclusosi bruscamente nel 1996. Ipotesi, questa, piuttosto surreale, soprattutto a causa dell’oggettiva “anzianità” del leggendario cast artistico. Potrebbe rappresentare impresa ardua, però, sostituire pietre miliari della serie TV come la Martines, Kim Rossi Stuart e soprattutto Brigitte Nielsen, interprete di una delle nemesi più “amate” dal pubblico: la bella e caustica Regina Nera. Altra domanda che gli amanti di “Fantaghirò” si pongono è: “Rivedremo mai tutti i comprimari dello show, dalla Pietra Tornaindietro al sexy e tenebroso Tarabas?“. Le risposte potrebbero arrivare a breve, perché le riprese cominceranno proprio nel 2021.
L’attesa si fa insostenibile, così come la curiosità: non resta che aspettare per conoscere ulteriori dettagli sull’ennesima opera spettacolare riveduta e corretta.