Il risultato era quello che contava ed è arrivato. La Reggina ha bissato la vittoria di Reggio Emilia al termine di una gara tra due squadre che hanno comprovato le difficoltà che le stanno affliggendo in questo periodo.
Mister Baroni ha confermato la disposizione adottata nel duplice turno in trasferta e, per la quarta volta nella formazione iniziale, non erano schierati attaccanti di ruolo, con Denis ritornato a parziale disposizione e subentrato nei minuti finali.
Chi si attendeva una replica della prestazione di quattro giorni prima è rimasto deluso perché, vittoria a parte (e non è cosa da poco), la Reggina ha ricalcato quella delle precedenti esibizioni al ‘Granillo’: imprecisa, scarsamente brillante nel proporsi e in chiara difficoltà atletica per gran parte della ripresa. A differenza delle altre volte, l’avversario di turno non aveva la qualità per imporsi, anche se ha avuto opportunità per raggiungere il pareggio, pur in inferiorità numerica nel finale e nonostante le sostituzioni compiute dal tecnico amaranto nel tentativo di evitare che la squadra rimanesse troppo schiacciata.
Nel primo tempo, dopo oltre 40 minuti di nulla, annoiato dallo ‘spettacolo’, il pallone ha deciso di giocare da solo: prima con un rimbalzo diventando un assist per una testata di Liotti finita contro la traversa poi, nel recupero, una punizione radente di Folorunsho da 25 metri è finita beffardamente a fil di palo sinistro nella rete cremonese dopo una duplice e decisiva deviazione.
Nella ripresa, fin da subito la squadra amaranto si è compattata nella propria metà campo senza correre rischi particolari, almeno finché in campo c’è stata la parità numerica. Nell’ultimo quarto d’ora, paradossalmente dopo l’espulsione per doppia simultanea ammonizione del cremonese Strizzolo subentrato da nemmeno dieci minuti, la Cremonese si è resa pericolosa in tre occasioni: due sventate da Guarna e l’ultima in pieno recupero, giusto subito dopo l’opportunità sprecata da Bellomo addosso al portiere ospite, con una mancata deviazione a porta spalancata. Si è chiuso, come meglio non sarebbe stato possibile, un anno che sarà difficile da dimenticare, ma per i tifosi amaranto pure dal punto di vista sportivo, fortunatamente.
Marcatore: 46’ pt Folorunsho.
Reggina: Guarna; Delprato, Loiacono, Cionek, Di Chiara (De Rose); Situm (Denis), Bianchi (Rolando), Crisetig, Liotti (Bellomo); Folorunsho; Rivas. All.: Baroni. Ad.: Plizzari, Farroni, Gasparetto, Mastour, Marcucci, Peli, Vasic. Cremonese: Volpe 6; Zortea 6, Bianchetti 6, Fiordaliso 6 (Ravanelli 6), Valeri 6; Pinato 5.5, Valzania 5.5, Gustafson 6, Nardi 5.5 (Strizzolo 3); Ghisolfi 5.5 (Celar 5); Ciofani 6. All.: Bisoli 6. Ad.: Alfonso, Zaccagni, Gaetano, Bia, Schirone, Bernasconi.
Arb.: Mariani (Margani – Ruggieri / Robilotta) 6.
Pagelle
Guarna 6.5: qualche brivido in uscita, ma reattivo quando necessario
Delprato 6.5: ai livelli delle migliori prestazioni, si è spesso proposto in profondità
Loiacono 6: ha sbrogliato una situazione complicata ad inizio ripresa
Cionek 5: talvolta pericolosamente impacciato
Di Chiara 5.5: poca proposizione, ma tanto sforzo
Situm 6: ha partecipato con un certo costrutto alla manovra
Denis 6: al rientro nei minuti finali, ha avuto il tempo di recuperare qualche pallone aereo e di fare il velo che ha messo Bellomo solo davanti al portiere
Bianchi 6: il solito maratoneta
Crisetig 6: ha cercato di far partire l’azione da dietro
Liotti 6: con la traversa ha confermato di essere l’amaranto che vede meglio la porta
Bellomo 5.5: bravo il portiere ad uscire a valanga, ma da lui ci si aspettava la capacità di piazzare la palla
Folorunsho 6: ha faticato a trovare la posizione, ma ha il merito di aver calciato la punizione dalla quale è ‘uscito’ il gol della vittoria
Rivas 5.5: mezzo punto in più perché non è ruolo suo fare la prima punta
Baroni 6: quasi tutti gli episodi sono stati a favore; bravo a spingere la squadra nel non restare coperta nella propria metà campo con le sostituzioni, anche se piuttosto tardive.