Immagine di Valentina Giannettoni

Il risultato era quello che contava ed è arrivato. La Reggina ha bissato la vittoria di Reggio Emilia al termine di una gara tra due squadre che hanno comprovato le difficoltà che le stanno affliggendo in questo periodo.
Mister Baroni ha confermato la disposizione adottata nel duplice turno in trasferta e, per la quarta volta nella formazione iniziale, non erano schierati attaccanti di ruolo, con Denis ritornato a parziale disposizione e subentrato nei minuti finali.
Chi si attendeva una replica della prestazione di quattro giorni prima è rimasto deluso perché, vittoria a parte (e non è cosa da poco), la Reggina ha ricalcato quella delle precedenti esibizioni al ‘Granillo’: imprecisa, scarsamente brillante nel proporsi e in chiara difficoltà atletica per gran parte della ripresa. A differenza delle altre volte, l’avversario di turno non aveva la qualità per imporsi, anche se ha avuto opportunità per raggiungere il pareggio, pur in inferiorità numerica nel finale e nonostante le sostituzioni compiute dal tecnico amaranto nel tentativo di evitare che la squadra rimanesse troppo schiacciata.
Nel primo tempo, dopo oltre 40 minuti di nulla, annoiato dallo ‘spettacolo’, il pallone ha deciso di giocare da solo: prima con un rimbalzo diventando un assist per una testata di Liotti finita contro la traversa poi, nel recupero, una punizione radente di Folorunsho da 25 metri è finita beffardamente a fil di palo sinistro nella rete cremonese dopo una duplice e decisiva deviazione.
Nella ripresa, fin da subito la squadra amaranto si è compattata nella propria metà campo senza correre rischi particolari, almeno finché in campo c’è stata la parità numerica. Nell’ultimo quarto d’ora, paradossalmente dopo l’espulsione per doppia simultanea ammonizione del cremonese Strizzolo subentrato da nemmeno dieci minuti, la Cremonese si è resa pericolosa in tre occasioni: due sventate da Guarna e l’ultima in pieno recupero, giusto subito dopo l’opportunità sprecata da Bellomo addosso al portiere ospite, con una mancata deviazione a porta spalancata. Si è chiuso, come meglio non sarebbe stato possibile, un anno che sarà difficile da dimenticare, ma per i tifosi amaranto pure dal punto di vista sportivo, fortunatamente.

Marcatore: 46’ pt Folorunsho.

Reggina: Guarna; Delprato, Loiacono, Cionek, Di Chiara (De Rose); Situm (Denis), Bianchi (Rolando), Crisetig, Liotti (Bellomo); Folorunsho; Rivas. All.: Baroni. Ad.: Plizzari, Farroni, Gasparetto, Mastour, Marcucci, Peli, Vasic. Cremonese: Volpe 6; Zortea 6, Bianchetti 6, Fiordaliso 6 (Ravanelli 6), Valeri 6; Pinato 5.5, Valzania 5.5, Gustafson 6, Nardi 5.5 (Strizzolo 3); Ghisolfi 5.5 (Celar 5); Ciofani 6. All.: Bisoli 6. Ad.: Alfonso, Zaccagni, Gaetano, Bia, Schirone, Bernasconi.

Arb.: Mariani (Margani – Ruggieri / Robilotta) 6.

Pagelle

Guarna 6.5: qualche brivido in uscita, ma reattivo quando necessario

Delprato 6.5: ai livelli delle migliori prestazioni, si è spesso proposto in profondità

Loiacono 6: ha sbrogliato una situazione complicata ad inizio ripresa

Cionek 5: talvolta pericolosamente impacciato

Di Chiara 5.5: poca proposizione, ma tanto sforzo

Situm 6: ha partecipato con un certo costrutto alla manovra

Denis 6: al rientro nei minuti finali, ha avuto il tempo di recuperare qualche pallone aereo e di fare il velo che ha messo Bellomo solo davanti al portiere

Bianchi 6: il solito maratoneta

Crisetig 6: ha cercato di far partire l’azione da dietro

Liotti 6: con la traversa ha confermato di essere l’amaranto che vede meglio la porta

Bellomo 5.5: bravo il portiere ad uscire a valanga, ma da lui ci si aspettava la capacità di piazzare la palla

Folorunsho 6: ha faticato a trovare la posizione, ma ha il merito di aver calciato la punizione dalla quale è ‘uscito’ il gol della vittoria

Rivas 5.5: mezzo punto in più perché non è ruolo suo fare la prima punta

Baroni 6: quasi tutti gli episodi sono stati a favore; bravo a spingere la squadra nel non restare coperta nella propria metà campo con le sostituzioni, anche se piuttosto tardive.