La Tigre di Cremona è tornata a ruggire. Ad un anno dall’uscita del suo ultimo album “Mina e Fossati” e proprio nell’anno in cui ha spento ben ottanta candeline, l’immensa Mina ha deciso di regalare ai suoi fan di vecchia data, nonché ai più giovani fruitori di musica, un lavoro monumentale, un compendio inedito della sua fruttuosa carriera discografica composto da ben sei album: “Italian Songbook“, un’antologia che mostra la cantante in una veste inedita attraverso il restyling di alcuni tra i più noti successi della musica nostrana.
Costellazioni in musica
Nella giornata di oggi sono usciti i primi due volumi di questa esclusiva antologia in sette note, “Orione” e “Cassiopea“. Nomi decisamente stellari, “Scelti perché volume uno, due, tre e via così sembrava brutto“, ha ironicamente spiegato Massimiliano Pani, figlio di Mina e produttore di “Italian Songbook”. “Queste collane – sottolinea Pani – permetteranno finalmente di dare una dimensione al suo lavoro“.
“Cassiopea” (PDU, distribuito da Sony) e “Orione” (PDU, distribuito da Warner) contengono alcune tra le canzoni più note della Tigre di Cremona e cover di altri grandi artisti, opere rimasterizzate e digitalizzate, più due brani mai incisi da Mina: “Un tempo piccolo” scritta da Antonio Gaudino, Alberto Laurenti e Franco Califano (con testo riadattato dai Tiromancino nel 2005) e “Nel cielo dei bars“, piccola perla jazz di Fred Buscaglione e Leo Chiosso. “Quando arriva una cosa bella per lei, si fa e basta. Non si pensa: “ma questa parola”, “ma questa frase”“, ha spiegato Pani a proposito della scelta, da parte di Mina, di regalare ai posteri un’opera omnia, una sorta di enciclopedia musicale di una delle cantanti più amate in Italia e nel mondo di tutti i tempi. Dopo “Orione” e “Cassiopea” (le cui copertine richiamano lo stile delle antologie dei Beatles), i successivi lavori che compongono “Italian Songbook” dovrebbero uscire a cadenza annuale. “Il prossimo potrebbe andare a ripescare gli anni Sessanta – anticipa Massimiliano Pani – ma il suo repertorio è tale da darci possibilità infinite: latin, tango, bossanova songbook. Oppure le canzoni in napoletano o i duetti“. Non resta che aspettare la prossima mossa della “regina” Mina; intanto, i primi due album sono già da considerarsi uno “scacco matto” dritto al cuore degli aficionados della musica, quella con la “M” maiuscola.
“Italian Songbook”: le tracklist
“Orione“: “Parlami d’amore Mariù” (E. Neri-C.A. Bixio); “Io domani” (Giancarlo Bigazzi-Gianni Bella); “Una lunga storia d’amore” (Gino Paoli); “L’importante è finire” (C. Malgioglio-A. Aneli); “Il cielo in una stanza” (Mogol-Gino Paoli); “Che m’importa del mondo” (F. Migliacci-L. Bacalov); “Va bene va bene così” (Vasco Rossi-R. Casini-D. Camporeale); “Amara terra mia” (Enrica Buonaccorti-Domenico Modugno); “Ricominciamo” (B. Tavernese-L. Albertelli); “Almeno tu nell’universo” (B. Lauzi-M. Fabrizio); “Portati via” (S. Borgia); “Questa canzone” (P. Limiti-M. Nobile); “La sola ballerina che tu avrai” (S. Cerri-M. Gysi-A. Pani); “Oggi sono io” (A. Britti); “Nel cielo dei bars” (Fred Buscaglione – Leo Chiosso).
“Cassiopea“: “Anche un uomo” (L. Peregrini-M. Bongiorno-D. Tosi-Alberto Testa-Anselmo Genovese); “La lontananza” (Enrica Buonaccorti-Domenico Modugno); “Vento nel vento” (Mogol-Battisti); “Caruso” (Lucio Dalla); “Oro/la canzone del sole” (Mogol-Pino Mango/ Mogol-Battisti); “I Migliori Anni Della Nostra Vita” (M. Fabrizio/G. Morra); “Canzoni stonate” (Mogol-Aldo Donati); “Fortissimo” (A. Wertmuller-Bruno Canfora); “Malafemmena” (Totò Antonio De Curtis); “Volami nel cuore” (G. Malgoni/Manrico Mologni/Alberto Testa); “Con te sarà diverso” (Fabrizio Berlincioni-Mauro Culotta); “Compagna di viaggio” (Giorgio Faletti); “Volevo scriverti da tanto” (Maria Francesca Polli-Moreno Ferrara); “L’uomo dell’autunno” (Giuseppe Fulcheri-Maurizio Fabrizio); “Un tempo piccolo” (Franco Califano-Alberto Laurenti-Antonio Gaudino).