Nella scorsa legislatura è stata annunciata in pompa magna la creazione, da parte del Ministero degli Interni, del database delle guardie particolari giurate. La finalità era l’inserimento in rete dei dati professionali e curriculari degli operatori in possesso dei titoli prefettizi, allo scopo di mettere in contatto la parte datoriale con quella degli operatori.
Ma agli atti, per le ben note difficoltà burocratiche che attanagliano il nostro sistema Paese, il tutto è rimasto lettera morta. A fronte di ciò, l’A.G.R.I, Associazione Guardie Riunite d’Italia, tramite il suo centro studi, ha messo in campo materialmente per la prima volta in Italia questo albo recante la dicitura “Registro Nazionale delle guardie giurate” tramite il sito dedicato. Con questa attività, l’A.G.R.I., tramite il suo Presidente nonché fondatore Massimo Raffi e lo staff del direttivo dell’Associazione, vuole proporsi come parte attiva nella promozione di quella riforma e, al contempo, trampolino di lancio nella riorganizzazione del settore della vigilanza privata italiana.
Attività che già si sostanzia attualmente in eventi formativi presso la sede nazionale di Roma, dando ai partecipanti l’occasione di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze tecniche e giuridiche.
L’A.G.R.I., con questa iniziativa, auspica di poter vedere accolta con favore tale proposta per un rapido miglioramento delle condizioni del settore ed evidenziare le forti professionalità degli operatori del settore.