I carabinieri della Compagnia di Locri, hanno dato esecuzione, nei Comuni di Bovalino (RC) e Lamezia Terme (CZ), a due ordinanze di applicazione di misure cautelari personali, emesse dai GIP del Tribunale di Locri e del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, su richiesta della Procura della Repubblica di Locri e della Procura della Repubblica per i minorenni di Reggio Calabria, nei confronti di cinque persone, di età compresa fra i 18 e 45 anni e appartenenti al medesimo nucleo familiare, accusati di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di ripetuti furti in abitazione, e/o strutture pubbliche o private e ricettazioni.
L’attività d’indagine è stata avviata nel Marzo 2023 dai Carabinieri della Stazione CC di Bovalino i quali, a fronte della recrudescenza di furti in danno di private abitazioni e attività commerciali, già nelle prime fasi, attraverso minuziose attività di sopralluogo e analisi del modus operandi delle singole azioni delittuose, avevano ipotizzato la presenza sul territorio di una organizzazione, stabile e duratura, che aveva quale fine comune la commissione di illeciti contro il patrimonio.
Le indagini sviluppate hanno ricostruito, infatti, quella che era una vera e propria strategia d’azione degli odierni arrestati: il sodalizio, con base logistica in Bovalino, agiva di notte, utilizzando autovetture non a loro riconducibili mediante l’apposizione di targhe rubate e, prendeva di mira abitazioni solo occasionalmente abitate, attività commerciali e imprenditoriali, all’interno delle quali si introducevano, forzando con strumenti di effrazione le porte di ingresso. Spesso, prima di effettuare il colpo, erano soliti effettuare ricognizioni, per più giorni, degli obiettivi da depredare. Dal Novembre 2022 all’Ottobre 2023, al consorzio criminale vengono contestati diversi furti in abitazione e strutture pubbliche e private, tra i quali, il locale Centro Commerciale “I Gelsomini” e la ditta di raccolta rifiuti “Company service”, oltre a svariati episodi di ricettazione, molti dei quali commessi con l’aggravante di aver determinato o comunque essersi avvalsi della partecipazione di minori degli anni 18.
La merce provento di furto veniva successivamente messa in vendita anche tramite la pubblicazione di annunci su noti siti di E-commerce. All’esito delle perquisizioni domiciliari, gli operanti hanno rinvenuto e sequestrato i vari strumenti da scasso e i capi di vestiario indossati nei vari episodi di furto. Dei 5 soggetti colpiti dal provvedimento cautelare, tre di essi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, uno all’obbligo di firma e uno collocato in struttura ministeriale per i minorenni in ragione della minore età posseduta in costanza degli episodi delittuosi oggetto di indagine. Trattandosi di procedimento in
fase di indagini preliminari, rimangono salvi i successivi sviluppi, anche in
considerazione degli eventuali assunti difensivi.