Oggi il Tribunale di Reggio Calabria ha pronunciato la sentenza con cui omologa il piano di ristrutturazione della Reggina. I Giudici hanno dunque ritenuto che i conti presentati dalla Società siano rigorosi e che è congruo il piano di pagamento dei debiti pregressi, contratti dalla precedente proprietà. Questa sentenza è importante per molti motivi: da oggi, la Reggina chiude definitivamente il capitolo dei debiti del passato, un capitolo che si è trascinato per anni, e ora può guardare con serenità e sicurezza al futuro, dopo molto tempo.
La situazione è stata immediatamente illustrata stamattina, durante una conferenza stampa/lampo al Centro sportivo Sant’Agata, dal presidente amaranto Marcello Cardona e dal patron Felice Saladini.
Saladini: “Vi ringrazio per esserci nonostante il poco preavviso: questa è una vittoria della Reggina, di Reggio e della Calabria intera. È una sentenza che sancisce la fine dei debiti pregressi contratti dalle precedenti gestioni. Quando ho acquistato la Reggina, mi avevano detto una determinata cifra debitoria, ma in realtà si trattava di molti più debiti.
Non è stato un percorso facile – ha proseguito – troppe cose sono state dette a sproposito, ma sono stato zitto ed ho incassato. Oggi, dopo l’ok del l’omologa, ho deciso di metterci la faccia. Da questo momento in poi, parte il futuro sereno della Reggina. Un anno fa, rilevavo la Reggina, un club con 110 anni di storia, oggi ho delineato un nuovo punto di partenza. Basta rumor e basta chiacchiere, la Reggina da oggi è sana. In assemblea di Lega c’è stato un confronto dove ognuno tirava acqua al proprio mulino, ma quello che non accetto è lo scontro che non ha nulla di costruttivo. Il piano è stato omologato secondo le nostre richieste: l’istruzione non è messa in discussione, da oggi produrremo la documentazione necessaria da inviare entro il 20 giugno”. Saladini e Cardona hanno poi espresso il cordoglio alla società del Monza per la perdita di Silvio Berlusconi, avvenuta poche ore fa.
Cardona: “Va sottolineato che l’imprenditore Saladini ha voluto acquistare la Reggina non facendola fallire un’ennesima volta. Abbiamo dovuto affrontare alcuni ignoranti che, evidentemente, non conoscevano la norma dello Stato. Ci siamo affidati alla legge. In questo momento di difficoltà, spesso l’ambiente si è diviso e qualcuno forse sperava nel nostro fallimento, ma lascio a voi i commenti”.