Una cerimonia senza scossoni, con momenti emozionanti e senza messaggi politici in video o ceffoni al presentatore di turno. La 95esima edizione dei Premi Oscar vede trionfare su tutte la pellicola dei The Daniels “Everything Everywhere All at Once“: il lungometraggio, candidato a ben undici statuette, ne ha portate a casa sette: un bottino d’oro, impreziosito dalla conquista di prestigiosi riconoscimenti da parte dell’Academy.
Oscar “inclusivi”
Gli Oscar 2023 saranno ricordati per aver rispettato il “copione” tanto agognato dalla società civile: assegnazioni più “inclusive”, rispetto per le diversità etniche, decoro e polemiche ridotte al minimo. Così, se Michelle Yeoh riesce a conquistare il Premio come Miglior Attrice senza particolari scossoni (nonostante una sottile polemica sollevata dalla stessa interprete ai “danni” dell’avversaria Cate Blanchett), diventando così la prima attrice asiatica ad aggiudicarsi la statuetta in questa categoria, ben più sorprendente e commovente risulta essere la vittoria del suo partner sul set, quel Ke Huy Quan che, visibilmente commosso, ha ricordato il suo passato da profugo: “Dicono che le storie così sono solo per il cinema, ma sono storie reali, è questo il vero sogno americano“.
L’Italia battuta dalla “balena”
Ha vissuto una rinascita come attore l’ex protagonista de “la Mummia” Brendan Fraser, statuetta (meritatissima) come Miglior Attore Protagonista per “The Whale“. Nell’adattamento della pièce teatrale di Samuel D. Hunter, Fraser impersona in maniera struggente un docente solitario affetto da obesità. Un lavoro certosino, reso ancora più efficace dal comparto trucco e acconciatura che, proprio per la trasformazione di Fraser in Charlie ha “soffiato” la statuetta al trio Mark Coulier, Jason Baird e Aldo Signoretti, che pure un pregevole lavoro ha portato sul grande schermo con “Elvis“. Delusione tricolore anche per Alice Rohrwacher: il suo corto “Le pupille” è costretto a capitolare al cospetto di “An Irish Goodbye”.
Polemica a margine della kermesse a seguito dell’assegnazione del Premio Oscar come Migliore Attrice Non Protagonista a Jamie Lee Curtis per la sua performance in “Everything Everywhere All at Once”. Al momento della proclamazione, agli addetti ai lavori non è sfuggito lo sguardo stizzito di Angela Basset, anche lei in corsa per il riconoscimento con “Black Panther: Wakanda Forever”. Delusione comprensibile, ma reazione forse infantile da parte dell’interprete afroamericana, che non ha applaudito al momento della consegna dell’Oscar alla collega.
La 95esima cerimonia degli Academy Awards ha, infine, regalato momenti di gioia ed emozione sincera grazie alle performance musicali di Rihanna (bellissima al sesto mese di gravidanza) e di una Lady Gaga in gran spolvero, che ha incantato la platea in jeans e maglietta, struccata, praticamente priva di orpelli.
Premi Oscar 2023: i vincitori delle principali categorie
Miglior Film: Everything Everywhere All at Once; Miglior Regia: Daniel Kwan e Daniel Scheinert per Everything Everywhere All at Once; Migliore Attrice protagonista: Michelle Yeoh in Everything Everywhere All at Once; Migliore Attore protagonista: Brendan Fraser in The Whale; Migliore Attore non protagonista: Ke Huy Quan in Everything Everywhere All at Once; Migliore Attrice non protagonista: Jamie Lee Curtis in EveryThing Everywhere All At Once; Migliore Sceneggiatura originale: Everything Everywhere All at Once; Migliore Sceneggiatura non originale: Women Talking; Migliore Film Internazionale: Niente di nuovo sul fronte occidentale; Migliore Film d’animazione: Pinocchio di Guillermo del Toro.