Dopo tanto tempo dalla sua presentazione, il talento francese della Reggina ha voluto, durante un incontro con la stampa, tirare le somme di questi due anni passati in riva allo Stretto, contrassegnati da alti e bassi.
Jeremy Mènez, l’attaccante d’Oltralpe giunto a Reggio Calabria pieno di entusiasmo e voglia di rivalsa, che poi, per vari motivi, si è invece trasformata in rabbia e frustrazione alla luce del suo poco minutaggio ottenuto in questi due anni con la maglia amaranto. Quello che traspare sicuramente è che abbiamo davanti un ragazzo, seppur con un bel caratterino (per sua stessa ammissione), scontratosi con non poche difficoltà, non tanto con il tifo reggino ma anche e soprattutto a causa della precedente gestione societaria, nonché di alcuni precedenti allenatori della Reggina: tutti problemi che, addirittura, lo hanno quasi spinto ad appendere gli scarpini al chiodo.
In questi anni, ha dichiarato Mènez, le uniche due figure avute vicino sono state: Massimo Taibi e l’ex allenatore amaranto Stellone, che lo hanno fatto sentire parte del progetto. La nuova società e Filippo Inzaghi, vecchia conoscenza dai tempi del Milan, lo hanno fatto tornare a sorridere come un ragazzino e, non ultimo, l’avergli affidato la fascia di capitano lo ha davvero fatto rinascere. A proposito di Inzaghi: il mister lo ha collocato in una posizione più centrale rispetto agli scorsi anni, un ruolo dove (parole sue) sente di poter offrire maggior aiuto alla causa amaranto. Il ragazzo sta bene ed è sereno…del resto, come si dice? Mens sana in corpore sano.
Il presente come capitano amaranto, mentre il futuro? Sarà ancora nella Reggina?
“La fascia di capitano mi è stata data dal mister; questa scelta mi ha infuso tanta fiducia, lui sa che persona sono, anche i miei compagni mi conoscono e sanno cosa che posso dare in campo. Io non ho mai creato problemi al gruppo e quindi pure i ragazzi nuovi si fidano di me. Cerco di dare il buon esempio, anche se non ho un bel carattere! A volte forse ho dato l’impressione di essere scontroso, ma non è così. Per il mio futuro, sto parlando con il direttore e vediamo cosa succederà a fine stagione; mi piacerebbe rimanere, al momento mi diverto”.
Il suo pensiero su Reggio Calabria?
“I tifosi amaranto mi hanno dimostrato subito affetto sin dal primo giorno. Il sentimento da parte loro è fondamentale, soprattutto nei momenti di difficoltà ci sono stati sempre vicini. In questo anno che i risultati sono migliori noto in città tanto entusiasmo e la cosa mi rende felice dandomi tanta carica. Noi abbiamo l’obbligo di mantenere tutto questo fino alla fine”.
La Reggina dipende davvero da Mènez?
“Assolutamente no: la squadra è composta da 30 calciatori, sicuramente la mia esperienza in campo si nota, ma la rosa è forte anche senza di me“.