Vittoria meritata per la Reggina grazie alle reti di Fabbian, Liotti e la magia di Ménez ai danni di un Palermo deludente a causa di una fase di transizione attraversata dal club siciliano, almeno stando alle parole di Corini nel post gara. Tre punti e dieci gol realizzati in quattro gare: un Fabbian in versione monstre fa passare in secondo piano un match disputato alle 14 durante una giornata estiva (ma il business dei diritti tv conta più di ogni altra cosa, bellezza!).
Dagli addetti ai lavori, e non solo, è definito il ‘’classico del Sud’’: Reggina e Palermo tornano ad incrociare le loro strade al Granillo – ultima volta datata 16 novembre 2013, quando il Palermo di Iachini si impose per due reti a zero – per la quarta giornata del girone di andata. Partono subito forti gli amaranto, che provano a calciare due volte verso lo specchio della porta. Sono le prove generali del vantaggio giunto al 7′ minuto, con Fabbian autore di un colpo di testa che mette alle spalle dell’incolpevole Pigliacelli, ex di turno avendo difeso la porta amaranto nella stagione 2013/2014, totalizzando 21 presenze.
I padroni di casa avrebbero potuto raddoppiare dieci minuti dopo con Rivas, abile a scavalcare Pigliacelli con un pallonetto, ma il direttore di gara annulla la rete dell’honduregno per offside confermato dal Var. Gli inserimenti di Ménez e le incursioni di Canotto e Rivas sono una vera e propria spina nel fianco della retroguardia rosanera, col Palermo che fatica a trovare gli spazi giusti.
In una situazione di 4 contro 1, Ménez non sfrutta un contropiede clamoroso non sbagliando l’assist decisivo. Nel finale di tempo, calcio forte Canotto, gran chiusura di Mateju che salva il Palermo. Nel secondo tempo la squadra di Corini prova ad alzare il baricentro e a prendere il pallino del gioco in mano.
Inizio di secondo tempo con Camporese mandato in campo al posto di Pierozzi. Gli amaranto riprendono il filo conduttore della prima frazione di gioco, con Buttaro che intercetta la sfera calciata da Mayer mettendoci la proverbiale pezza e deviando in corner. Nel giro di sessanta secondi, gli ospiti costruiscono le migliori chances del match; Brunori a porta praticamente sguarnita calcia addosso al muro difensivo su assist di Elia. Di Mariano stacca sul secondo palo su assist ancora di Elia; pallone fuori di un soffio nel momento migliore dei rosanero, con un errore clamoroso di Segre in mezzo al campo e Ménez fa 2-0. L’ex Milan si ricorda di essere “Houdini“, fa due finte e la mette sotto l’incrocio dei pali. Niente da fare per Pigliacelli. 2-0 al Granillo.
Al 63′ cartellino rosso per Cionek, protagonista di un bruttissimo fallo ai danni di Di Mariano. Dieci minuti dopo, la rete di Liotti, da poco entrato, su assist di Cicirelli, ha il merito di chiudere definitivamente il match.
Notte fonda per la compagine allenata da Corini che, nonostante il cambio di modulo (dal 4-3-3 al 4-2-3-1) e la superiorità numerica, non ha saputo evitare un pesante ko. Nel finale, cartellino rosso anche per Bettella, ma il doppio giallo rimediato dall’ex Monza serve solo a ristabilire una parità da annotare sul taccuino del direttore di gara.