Anno nuovo, storia vecchia. La doppietta realizzata da Aye condanna la Reggina alla quinta sconfitta consecutiva al Granillo. Ennesima prova incolore fornita dagli amaranto, lontana parente della squadra concreta di inizio stagione.
Prima gara del 2022 per la Reggina; avversario il Brescia nell’ultima giornata del girone di andata. Il Toscano bis, per il suo ritorno al Granillo, manda in campo Micai tra i pali, linea difensiva composta da Stavropoulos e Regini centrali, Di Chiara e Lakicevic terzini, Bianchi e Crisetig a formare la cerniera in mediana, Ricci, Cortinovis e Rivas a sostegno di Galabinov punta centrale. Risponde il Brescia di Filippo Inzaghi, il quale torna a Reggio Calabria dopo quindici anni (era con il Milan reduce dalla trionfale notte di Atene e la storica salvezza della Reggina con l’handicap del – 11). Le rondinelle si dispongono col 4-3-3 composto da Joronen, Cistana, Pajac, Mangraviti, Karacic, Jagiello, Van de Looi, Bisoli, Leris, Moreo, Aye.
Inizio “caldo” del match spezzettato dai numerosi falli, con il direttore di gara, Sig. Santoro, impegnato a distribuire cartellini gialli indirizzati a Bisoli e Bianchi, il quale, diffidato, sarà costretto a saltare la trasferta di Monza. Il primo tempo è tutto di marca bresciana, dove gli ospiti hanno gettato le basi per il successo odierno. Il migliore in campo per gli amaranto è Micai, ed è tutto dire: se non fosse per l’estremo difensore di casa, il passivo sarebbe stato ben più pesante, con i titoli di coda a scorrere, già, dopo i primi quarantacinque minuti di gioco. Al 9′ Micai devia in corner la palla destinata all’angolino basso calciata da Bisoli. Una parata che introduce un pomeriggio complicato; il portiere amaranto si ripete a stretto giro di posta. Miracoloso l’intervento di piede, utile ad alzare sopra la traversa la conclusione di Jagiello, lasciato incredibilmente solo a centro area grazie alle marcature allegre dei centrali amaranto. Occasioni che fanno da prologo al vantaggio del Brescia per opera di Aye, al suo primo gol stagionale, che buca centralmente la retroguardia reggina.
Gli amaranto non ci sono ed il Brescia comanda il gioco: difesa imbarazzante, centrocampo inesistente, attacco inconcludente sono espressione di un primo tempo impietoso. Il primo squillo verso la porta difesa da Joronen è il colpo di testa di Galabinov che raccoglie l’invito di Ricci dalla destra. L’attaccante bulgaro, da cui ci si aspettava di più, spreca l’occasione. Il Brescia è spietato. Da un rapido ribaltamento di fronte Aye, in giornata di grazia, decide di mettersi in proprio spedendo la palla all’incrocio dei pali. Dopo solo mezz’ora, la Reggina sprofonda. Gli ospiti capiscono che è il momento per chiudere ogni tipo di discorso e vanno vicini alla terza marcatura con Leris, il cui tiro dalla breve distanza viene intercettato dall’ottimo Micai. Prima dell’intervallo, occasione Rivas per rimettere in partita la Reggina. L’honduregno impatta bene con la testa, ma la sfera finisce di poco a lato.
Nel secondo tempo, Toscano inserisce Bellomo per un deludente Rivas, Adjapong per Lakicevic. L’obiettivo è invertire l’inerzia della gara, ma il leitmotiv non cambia. L’undici di Inzaghi amministra con sicurezza, non disdegnando sortite offensive. La Reggina, almeno, è intenta ad attaccare. Uno dei più intraprendenti è Bellomo in mezza rovesciata, ci prova pure Cortinovis, ma il fantasista scuola Atalanta manda alto. Non c’è più tempo e la prima gara del 2022 conferma che per la Reggina c’è tanto da lavorare per rimettersi in carreggiata, in un girone di ritorno tutto in salita.