Il presidente Luca Gallo – FOTO Valentina Giannettoni

REGGINA-ASCOLI  1-2

Marcatori: 2’pt Sabiri, 36′ Montalto, 10’st Sabiri

REGGINA: Turati; Lakicevic, Cionek, Regini, Di Chiara; Rivas (Liotti), Hetemaj (Bianchi), Crisetig, Laribi (Bellomo); Cortinovis (Galabinov); Montalto (Denis). All.: Aglietti
ASCOLI: Leali 6,5, Baschirotto 6, Botteghin 6, Avlonitis 6, D’Orazio 6 (Quaranta); Collocolo 6, Buchel 6,5 (Eramo 6), Caligara 6; Sabiri 7; Dionisi 5,5 (Maistro 6), Iliev 5,5 (De Paoli). All.: Sottil 6.

Arb.: Abisso (Longo-Lombardi_Pirrotta / var Maggioni-Mokhtar) 5,5

Se proprio si vuole trovare un aspetto positivo, è che novembre è finito. Sì, perché il mese del vino nuovo è quello che nella carriera di mister Aglietti è il peggiore dell’anno. Cosa che si è confermata, e pesantemente, stavolta, con ben quattro sconfitte nelle cinque gare disputate. Bisogna però riconoscere che quella contro la compagine di Sottil è sicuramente la meno meritata perché, tenendo conto dello svolgimento della gara, pur con i loro limiti sempre più emergenti, gli amaranto avrebbero quantomeno dovuto e potuto pareggiare.
L’Ascoli è stato bravo, e pure fortunato, a capitalizzare due situazioni favorevoli all’inizio dei due tempi; si è difeso con ordine, agevolato dalla Reggina che ha fatto la partita per almeno un’ora, ma senza mai accelerare o essere arrembante. Ben sei le novità nella formazione iniziale amaranto rispetto a Benevento. Ma da subito le cose si sono messe male: appena al secondo minuto, prima Turati è stato bravo a deviare una conclusione di Sabiri e, sull’angolo seguente, dal vertice dell’area lo stesso fantasista ascolano ha indovinato una traiettoria che stavolta ha sorpreso il portiere: non certo il modo migliore di iniziare la gara del riscatto della sconcertante prestazione di sabato. Ci ha messo un po’ la squadra amaranto a riprendersi, con gli ospiti che si sono affacciati altre due volte dalle parti di Turati, ma dalla metà del tempo ha cominciato ad avvicinarsi all’area avversaria, rendendosi pericolosa con una punizione di Montalto deviata dalla barriera e un tocco troppo debole sotto misura di Cionek. Il pareggio è arrivato su rigore, calciato con prepotenza da Montalto, causato da un innocuo tocco di mano di Botteghin su colpo di testa di Rivas.
Ad inizio ripresa, dentro Bellomo per uno spento Laribi e prima iniziativa del neo entrato con un tiro di poco a lato. Non appena l’Ascoli ha rimesso piede nelle vicinanze dell’area amaranto, ecco arrivare subito il nuovo vantaggio con un tocco casuale quanto beffardo di Sabiri a deviare in rete, spiazzando Turati, un tiro senza pretese di Buchel. La reazione, stavolta, è stata più convinta che nel primo tempo ed ha prodotto cinque opportunità che con maggiore precisione avrebbero consentito il giusto pareggio, due con Montalto, che prima ha sfiorato la traversa da cinquanta metri e dopo il palo con un anticipo volante; poi con Galabinov di testa deviato con un balzo dal portiere ospite, ancora Bellomo dal limite di poco a lato e allo scadere con Denis, che di testa, con la porta spalancata, ha tirato fuori. Solo verso la fine, l’Ascoli si è riaffacciato oltre la metà campo.
Dopo il fischio finale, contestazione da parte della curva nei confronti dei calciatori amaranto, benché stavolta non ci fosse granché da rimproverare in termini di impegno, assenza di mister Aglietti in sala stampa, sostituito dal ds Taibi, e decisione di andare in ritiro al Sant’Agata sino alla trasferta di Lecce.

Le pagelle

Turati 5.5: subito dopo aver fatto una bella parata, è rimasto sorpreso dal tiro velenoso di Sabiri. Ma, come diceva il padre di Zoff al figlio Dino, “se stai in porta, certe cose te le devi aspettare”

Lakicevic 6: ha fatto più il centrocampista che il difensore, ma non c’erano molti spazi 

Cionek 6: ha tenuto a bada Dionisi 

Regini 6: al rientro, inatteso, non ha avuto grossi problemi ed ha tentato qualche inserimento offensivo

Di Chiara 5.5: un solo cross indovinato su una miriade di inutili tentativi

Rivas 5: da un suo colpo di testa è arrivato il fallo di mano del rigore

Liotti SV: almeno è bravo nel calciare da fermo

Hetemaj 6,5: come quando è subentrato a Benevento, per un tempo ha corso senza sosta in tutte le zone del campo

Bianchi: solo un po’ di confusione nell’assalto, pardon sforzo, finale

Crisetig 5,5: la sua arma migliore sono i lanci, ma quando gli avversari impediscono il gioco sulle fasce, non servono molto

Laribi 5: non ha inciso

Bellomo 6,5: il più incisivo, quantomeno ha tentato il tiro ed ha pure servito qualche pallone in area

Cortinovis 5: ormai dovrebbe cominciare ad essere abituato alla categoria, ma sembra ancora troppo fragile

Galabinov 6: il suo colpo di testa, su uno dei pochi palloni ricevuti, stava procurando il pareggio

Montalto 6,5: ha lottato, ha provato a segnare e c’è pure riuscito su rigore. Ma se fosse entrato quel tiro da cinquanta metri…

Denis 5: da quella posizione, non poteva e non doveva mandare a lato quel colpo di testa

Aglietti 6: tolti i primi due minuti, la squadra è sembrata reagire alla debacle sannita. I limiti della rosa stanno ormai prendendo il sopravvento. Ci ha provato cambiando l’intero quartetto offensivo, ma se la porta avversaria finora l’hanno vista solo in sei (e uno è Menez), diventa un’impresa fare un gol, figuriamoci due.