Articolo di Gianluca Tripodi, opinionista
Sembra proprio che quest’anno il marchio di fabbrica della squadra nerarancio (che, ricordiamo, è quasi totalmente rinnovata) sia la difesa, e curiosamente la seconda vittoria in trasferta viene impostata tutta in questo modo.
Una partita comunque dai due volti: i primi due quarti si basano su un netto equilibrio; il punteggio di 38 a 37 a favore dei padroni di casa, con un importantissimo apporto di Bini e Infante dal loro lato e, dalla parte della Viola, di Fall, indubbiamente segna l’andazzo della gara. Nel terzo quarto Molfetta cerca di mettere il muso avanti, ma tuttavia la Viola, grazie alla martellante azione difensiva di Duranti, Ingrosso e ad una nuova e sontuosa regia di Amar Balic, tiene ancora botta per 56 a 50.
Nel quarto periodo, tuttavia, Bruno Duranti riesce a far commettere due importantissimi falli agli stessi Bini ed Infante, i quali escono; con l’assenza dei suoi principali lunghi, Molfetta perde i punti di riferimento sotto canestro; una sapiente gestione degli ultimi possessi, una maggiore precisione nei tiri liberi (fondamentali quelli segnati da Franco Gaetano ed Amar Balic nel finale) consentono alla Viola di espugnare, in quello che sicuramente sarà importantissimo per il prosieguo del campionato, un Palapoli decisamente molto caldo e partecipe; adesso, la squadra nerarancio si prepara all’ulteriore importantissimo turno interno contro la corazzata Agrigento. Non è sbagliato affermare che si prevede sicuramente una domenica di fuoco al Pala Pentimele, che speriamo sia il giusto apporto alla squadra.