Incredibile, tristemente incredibile: nel 2021 si continua a morire sui set cinematografici. E’ rimbalzata sui principali siti di informazione statunitensi ed internazionali la drammatica vicenda che ha visto protagonista, suo malgrado, l’attore di “The Aviator” e “Codice Mercury” Alec Baldwin. L’interprete 68enne si trovava sul set del western “Rust” – da egli anche co-prodotto – ultima fatica del regista statunitense Joel Souza, quando improvvisamente dalla pistola da lui impugnata per simulare una sparatoria sono partiti dei colpi che uccidono la 42enne direttrice della fotografia Halyna Hutchins e feriscono lo stesso Souza. Il regista, le cui condizioni di salute erano state definite inizialmente critiche, ora pare essere fuori pericolo.
Choc e dolore
L’incidente sul set di “Rust”, sito nel Bonanza Creek Ranch di Santa Fe – Nuovo Messico, è avvenuto attorno alle ore 13:50 locali (le ore 21:50 italiane). Alec Baldwin si sarebbe presentato spontaneamente presso l’Ufficio dello Sceriffo della Contea in stato di visibile e comprensibile shock. “E’ stato un incidente“, avrebbe ripetuto Baldwin, convinto che l’arma impugnata in scena fosse stata caricata a salve. Il doppiatore e attore ha successivamente rilasciato dichiarazioni via Twitter, nelle quali ha sottolineato la sua sincera vicinanza alla famiglia della vittima Halyna Hutchins e ribadendo la sua totale cooperazione con le forze dell’ordine locali per ricostruire le fasi che hanno condotto al terribile epilogo.
I precedenti
L’incidente costato la vita alla 42enne Halyna Hutchins è solo l’ultimo di una lunghissima serie, purtroppo. Tristemente arcinoto al grande pubblico è stato l’episodio che ha coinvolto l’attore figlio di Bruce Lee, Brandon, indimenticabile protagonista de “Il Corvo“. Era il 1993, quando l’interprete fu colpito a morte accidentalmente dal colpo di una pistola caricata sì a salve ma che, per una serie di fatali coincidenze ed alcune negligenze commesse dai membri della troupe, sparò un vero proiettile al quale si credeva fosse stato tolto l’innesco (a volte, si usano vere pallottole senza innesco e polvere da sparo, al posto di quelle a salve, per ottenere un maggiore realismo in scena).
I set si sono rivelati letali anche per gli stuntmen: nel 2002 fu la controfigura di Vin Diesel in “XXX“, Harry O’Connor, a perire a seguito di uno schianto contro un ponte dopo essersi lanciato con il paracadute da un’automobile. Il 16 settembre 1985, fu il celebre pilota e istruttore di volo Art Scholl a perdere la vita durante le riprese del blockbuster “Top Gun“. Scholl precipitò con il suo velivolo nell’Oceano Pacifico e ancora oggi non si hanno notizie sull’ubicazione del suo corpo.
Dal cinema ai videoclip musicali, non si può non citare la drammatica fine della giovane promessa dell’ R&B Aaliyah, morta in un tragico schianto aereo dopo aver ultimato le riprese del suo ultimo singolo “Rock The Boat“: una morte su cui aleggiano molti dubbi. La stessa sorte potrebbe toccare alla povera Hutchins, la cui drammatica fine sta destando non poche perplessità.