Articolo di Gianluca Tripodi, opinionista
La Viola ricomincia il campionato in casa dove l’aveva finito a maggio: contro lo stesso avversario dei playout, però decisamente rivoluzionato rispetto alla stagione passata. Con gli innesti di Hassan, Spizzichini, Basile e Mavric, Avellino si presenta ai nastri di partenza del nuovo campionato con l’intento di far bene; dall’altra parte, un’altrettanto rinnovata Viola schiera importantissimi elementi di categoria come Balic, Ingrosso e Duranti, che si spera non facciano rimpiangere partenti come Mascherpa, Genovese, Gobbato, e uno stuolo di giovani che sicuramente avranno bisogno di crescere e crearsi spazio in campo, onde anche fare rifiatare i titolari.
In mezzo all’area, l’onnipresente Yande Fall, ormai alla quarta stagione in maglia nera arancio. La partita inizialmente si svolge sui binari dell’equilibrio, con due squadre ancora un po’ imballate; il primo quarto infatti si chiude sul 21 a 19 per i nerarancio. Nella seconda frazione, Avellino stringe decisamente le maglie della difesa e bombardando soprattutto dalla lunga distanza, con i tiri di Basile, Hassan e Marra, reduce della stagione passata, riesce a portarsi decisamente avanti e a chiudere sul 37 a 46. Scossi dalla brutta prestazione della seconda frazione, i nerarancio nel terzo quarto mettono decisamente il turbo, gli anticipi sono sicuramente più rapidi: saranno questi la chiave della partita e le conseguenti palle recuperate un numero importante accompagnato anche da una maggiore precisione al tiro in cui Balic e Duranti finalmente si vedono un po’ meno imballati e soprattutto molto più in palla, con tiri da fuori e penetrazioni decisamente più efficienti ed incisive.
La frazione si chiude 61-52 per i nerarancio. Il quarto periodo vede una iniziale rimonta di Avellino, che cerca di avvicinarsi con un paio di triple di Basile ed Hassan (presente tra l’altro anche nelle avellinesi l’ex nerarancio Allen Agbogan, tuttavia reduce da un lungo infortunio e ancora sicuramente non al meglio della condizione) ma grazie comunque a una buona gestione di palla di Balic, ad un’efficiente azione difensiva soprattutto da parte di Ingrosso e a dei lampi di classe di Bruno Duranti (giocatore sicuramente di categoria superiore), la Viola riesce comunque a chiudere la partita in maniera abbastanza agevole vincendo 75 a 67.
Le premesse per fare un buon campionato ci sono decisamente tutte: altrettanto però c’è da dire, senza nascondersi dietro un dito, che questa squadra deve lavorare ancora molto per trovare un’amalgama completa e soprattutto trovare delle soluzioni per far rifiatare i titolari che producono sicuramente uno sforzo notevole, ma che abbisognano di cambi decisamente più continui. Lo staff tecnico saprà sicuramente operare in tale senso con la maestria che da sempre è ad esso riconosciuta. Prossimo appuntamento, domenica prossima a Torrenova.