REGGINA-TERNANA 3-2
Marcatori: 42’pt Falletti, 5’st Ménez, 20’st Galabinov (rig.), 24’ Rivas (R), 34’ Mazzocchi.
Reggina (4-4-2): Micai; Lakicevic, Cionek, Stavropoulos, Di Chiara; Ricci (Bellomo), Hetemaj (Bianchi), Crisetig (Situm), Rivas (Laribi); Ménez, Galabinov (Montalto). All.: Aglietti.
Ternana (4-2-3-1): Iannarilli 6,5; Ghiringhelli 5 (Defendi 5,5), Boben 6,5, Sorensen 5, Salzano 6; Agazzi 4, Proietti 6; Peralta 6 (Palumbo 6,5), Falletti 6,5 (Mazzocchi 6,5), Furlan 6,5 (Paghera 6); Donnarumma 6,5 (Pettinari 5). All.: Lucarelli 6,5
Arb.: Di Martino (Peretti-Mastrodonato / Pascarella – var Di Paolo-Capaldo) 5
Buona la seconda per la Reggina che, dopo il pareggio col Monza all’esordio, sul rabberciato terreno del Granillo ha ottenuto la vittoria contro la neopromossa Ternana. E’ stata una gara avvincente e divertente, giocata da entrambe le squadre senza particolari alchimie, con tante occasioni da gol e corretta, nonostante l’eccessivo protagonismo dell’arbitro che ha ammannito una caterva di ammonizioni e di espulsioni assolutamente esagerata e fuori luogo, sbagliando poi, insieme ai suoi collaboratori, negli episodi importanti della gara, durante i quali si è dovuto ricorrere al var.
Sia Aglietti che Lucarelli hanno proposto due formazioni diverse rispetto a quanto ci si attendeva alla vigilia. In casa amaranto, la novità maggiore ha riguardato il ritorno da titolare di Menez ad affiancare il nuovo innesto, Galabinov, con Rivas dirottato a sinistra al posto di Laribi. La Ternana, che sembrava potesse cambiare modulo, invece ha semplicemente avvicendato qualche elemento rispetto alla sconfitta interna all’esordio.
La gara
Dopo un grosso pericolo corso ad inizio gara (parata di Micai su incursione ravvicinata di Falletti) gli amaranto hanno preso possesso del centrocampo ingenerando un evidente nervosismo nel tecnico rossoverde. Tra un intervento del var, che ha cancellato per fuori gioco un rigore per fallo su Rivas, qualche tentativo sprecato per eccessiva timidezza, una duplice occasione che aveva fatto gridare al gol (Menez si è visto respingere da Boben un tiro a colpo sicuro e la rovesciata di Rivas è stata deviata dal portiere sulla linea) e con l’arbitro che ha cominciato da subito a sventolare cartellini con una pignoleria eccessiva, già a metà primo tempo la Ternana è rimasta in inferiorità numerica per espulsione di Agazzi per doppia ammonizione. Invece di giovarsene la Reggina, sono stati gli ospiti a cominciare a manovrare in maniera pure piacevole, grazie anche all’ingresso di Palumbo in mezzo al campo. Dopo un doppio intervento del portiere amaranto, quasi allo scadere Donnarumma si è facilmente liquidato dei due incerti difensori centrali amaranto ed ha servito un filtrante per Falletti che ha battuto in uscita Micai: tutto davvero molto bello, avrebbe esclamato Bruno Pizzul. Al fischio del riposo, pure Menez ha trovato il modo di farsi ammonire.
Alla ripresa, la Reggina ha da subito preso l’iniziativa ed è pervenuta al pareggio con il campione francese che ha raccolto di testa la respinta del portiere su tiro di Rivas. Tra ammonizioni a tutto spiano e pressione amaranto, con Rivas occupato a distruggere tutto quello che riusciva ad ottenere, è arrivato pure banalmente il secondo giallo per Menez: eccessivo, ma scontato per il metro di valutazione dell’arbitro. La squadra amaranto paradossalmente era sembrata più condizionata dopo la superiorità numerica che non con la parità in campo. Prime sostituzioni di Aglietti, con Bellomo e Bianchi e, dopo un’ora di assenza, Galabinov ha fatto vedere che in campo c’era pure lui, cominciando a partecipare al gioco e soprattutto colpendo una traversa, sulla cui respinta Iannarilli ha travolto l’accorrente Rivas: rigore per il var, mentre l’arbitro aveva lasciato correre. Dal dischetto il bulgaro ha spiazzato il portiere.
Non si è fermata la Reggina: anzi non si è fermato Rivas che, dopo essersi divorato l’ennesima opportunità, ha ribadito in rete la respinta del portiere su colpo di testa ravvicinato di Cionek. Sul 3-1 amaranto è sembrato che il più fosse stato fatto; dentro Montalto e Laribi, ma, a dieci minuti dalla fine, arrivato il bel gol in rovesciata volante di Mazzocchi in splendida solitudine al centro dell’area, la Reggina si è impaurita e si è fatta schiacciare da una Ternana apparsa in migliori condizioni fisiche. Intenso pure il recupero: prima Laribi, partito dalla sua metà campo e arrivato solo, davanti ad un trafelato Iannarilli ha fatto tutto, tranne l’unica cosa possibile, cioè segnare; poi l’arbitro ha trovato il modo di arrivare a tre espulsioni con Proietti, ed infine, mentre stava cominciando a suonare il fischietto finale, Pettinari ha spedito in curva un pallone che sembrava ormai dentro la rete amaranto.
Le pagelle
Micai 6,5: due ottimi interventi e qualche buona uscita. Nulla da attribuire sui gol
Lakicevic 6: spinge meglio di come difende
Cionek 5,5: mezzo punto in più perché è protagonista nella terza rete, ma al centro della difesa ci sono problemi
Stavropoulos 5: l’uno contro uno non è il suo forte
Di Chiara 6: più propositivo nella ripresa
Ricci 5,5: inspiegabile l’exploit della seconda stagione a Crotone (12 gol), ché sembra non avere alcuna familiarità con la rete. Si dà da fare a sprazzi, con alterne fortune. Le condizioni del terreno non lo aiutano.
Bellomo 6: entra bene, poi si fa risucchiare dietro
Hetemaj 5: non un esordio dei migliori: impreciso e farraginoso. L’unico ‘merito’ è che il fallo per la prima espulsione della gara è stato commesso su di lui.
Bianchi 6: di sicuro più dinamico del compagno che ha sostituito
Crisetig 6: ordinato e scolastico
Situm ng
Rivas 7: fa e disfa senza sosta. Stavolta, dopo tanto disfare, ha messo il suo in tutte e tre le realizzazioni
Laribi 5: l’errore nel recupero è imperdonabile
Menez 6: mezzo voto in meno per l’espulsione. Eccessivo l’arbitro, ma l’esperienza gliel’avrebbe dovuto insegnare cosa rischiava. Quando gioca, però, basta il tocco di palla per essere soddisfatti
Galabinov 6: per un’ora pure la Reggina ha giocato in dieci. Poi, improvvisamente il suo accesso per qualche minuto
Montalto 6: lotta e infastidisce
Aglietti 6,5: schiera una squadra più offensiva del solito. Le occasioni ci sono, ma soprattutto nel primo tempo latita la finalizzazione. Troppo in difficoltà la squadra, quando invece avrebbe dovuto gestire il risultato, e il balletto sull’ultima sostituzione nel recupero ha dato un’idea di scarsa lucidità. Ribaltare il risultato, e riuscire a farlo proprio nel momento che sembrava più difficile per gli amaranto, è un bel merito.