Finisce a reti inviolate (0-0) la sfida tra Pisa e Reggina, che consente alla squadra di Baroni di portare a casa un buon punto contro una formazione scorbutica come quella allenata da D’Angelo. Partita tattica e poco spettacolare in cui hanno avuto la meglio le difese, brave a neutralizzare gli attaccanti. Sotto la torre, la Reggina si divora il vantaggio in tre occasioni costruite nel corso del primo tempo, che alla fine lasciano il rammarico per una gara che avrebbe potuto far pendere l’ago della bilancia a favore degli amaranto. Se da un lato è mancato il colpo del ko, dall’altro si è vista una squadra adattarsi alle caratteristiche del Pisa, risparmiando pericoli rilevanti alla porta difesa da Nicolas.
All‘Arena Garibaldi, la Reggina si presenta con una formazione che annovera ben 7/11 diversi rispetto alla gara contro l’Empoli di martedì scorso. Al centro della difesa Stravropoulos affianca Loiacono, corsie esterne “nuove” con Di Chiara-Micovski a sinistra e Lakicevic-Bellomo a destra, in mediana Bianchi rileva l’onnipresente Crisetig, nel reparto avanzato Okwonkwo per la prima volta viene lanciato titolare da Baroni.
Il Pisa, reduce da un buon momento composto da cinque risultati utili consecutivi, deve far fronte all’assenza di Luca Vido, positivo al Covid, insieme al forfait del difensore Marco Varnier, alle prese con un acciacco. La prima parte del match ha visto una Reggina mettere in difficoltà i padroni di casa, ma incapace di saper capitalizzare le nitide occasioni da rete avute. A tal proposito, ha dell’incredibile quella capitata tra i piedi di Bellomo intorno alla metà del primo tempo (22′), che non gira verso la porta l’invito a nozze di Okwonkwo nel migliore dei modi. L’attaccante barese, nella circostanza, sembra essere arrivato senza la giusta convinzione per battere in rete. Gli amaranto improntano la manovra attraverso verticalizzazioni improvvise, con Folorunsho che svaria su tutto il fronte d’attacco, mentre Bellomo e Micovski s’inseriscono negli spazi lasciati liberi per via di poca compattezza tra i reparti dell’undici di D’Angelo. Ciò che si può rimproverare alla Reggina è la mancanza di concretezza sotto porta. Fattore imputabile, soprattutto, ad Okwonkwo, ma l’attaccante nigeriano in due occasioni (3′ e 34′) spara in diagonale, senza successo.
Secondi quarantacinque minuti di gioco poco spettacolari ed un Pisa che cerca di manovrare di più in attacco rispetto a quanto fatto vedere nel primo tempo. L’unica vera occasione per passare in vantaggio è della Reggina con il solito Folorunsho, abile in acrobazia ad impegnare Gori che devia in corner. Baroni decide di far entrare Montalto e Denis per bucare la difesa pisana, ma il tentativo è vano perché l’equilibrio persisterà sino al triplice fischio.