Arriva a Ferrara un roboante 1-4, firmato dai gol di Rivas (doppietta e primi gol stagionali), Montalto e Folorunsho che mandano al tappeto la Spal.
Tre punti che consentono agli amaranto di sfatare il tabù e battere a domicilio gli estensi per la prima volta. Il pomeriggio del Mazza ribadisce l’ottimo trend della Reggina nelle ultime sette gare (4 successi e 3 pari) e, di contro, certificano la crisi del team di Marino, che non vince dal 18 gennaio. L’undici di Baroni supera a pieni voti l’esame di maturità e battezza nel migliore dei modi un ciclo di partite che vedrà gli amaranto affrontare le squadre di vertice.
Reggina in versione “strong” che gioca la partita perfetta, fornendo in assoluto la migliore prestazione della stagione. Un match dominato, in cui gli amaranto hanno scatenato l’inferno sulle corsie esterne. Liotti ed Edera da un lato e Rivas e Del Prato dall’altro hanno annichilito la difesa spallina, le cui incursioni e sovrapposizioni hanno fatto girare la testa ai difensori avversari. Intensità, difesa alta e attenzione sono tutti gli ingredienti di una prova maiuscola dell’intero collettivo.
Nella difficile trasferta di Ferrara contro la Spal, Baroni si affida alle certezze garantite dal 4-2-3-1 mandando in campo, per la terza volta consecutiva, Rivas questa volta nel ruolo di esterno che fa posto al centro dell’attacco al rientrante Montalto dal primo minuto. Ancora panchina per Ménez: il francese subentrerà nella ripresa a Rivas, grande protagonista di giornata con la sua doppietta a contorno di un’ottima prestazione; Pasquale Marino, tecnico degli estensi, deve far fronte alle defezioni di Floccari e del grande ex Simone Missiroli, ma sono tanti i calciatori di qualità a disposizione della squadra emiliana, tant’è che Paloschi ed Asencio formano il terminale offensivo. Al “Paolo Mazza” l’inizio di gara è, davvero, scoppiettante.
Dopo soli otto minuti di gioco, i padroni di casa si ritrovano in inferiorità numerica per via dell’espulsione del centrocampista Mora, che rimedia due gialli a stretto giro di posta costringendo, di fatto, la Spal a disputare quasi tutta la gara in dieci uomini. La Reggina fiuta la situazione favorevole e trova subito le occasioni per portarsi sul doppio vantaggio. Gira alla perfezione l’asse Liotti-Rivas, con l’honduregno che piazza la sfera battendo Berisha (16′). L’undici amaranto sa che è il momento di approfittare del momento di sbandamento della Spal. L’azione del secondo gol parte sempre dai piedi di Liotti, sventagliata al centro per Folorunsho che di testa mette nelle migliori condizioni Montalto, da due passi, per depositare in rete (19′). Trascorsi venti minuti, Reggina sugli scudi e Spal annichilita. In vantaggio di due reti e con l’uomo in più, gli amaranto creano un solco notevole che indirizzerà la storia del match. La Spal tenta di reagire allo strapotere amaranto e ci prova con la punizione morbida di Esposito, che Nicolas accompagna fuori di poco con lo sguardo. Nel secondo tempo, i biancoazzurri cercano la rete per rimettersi in partita, speranza svanita immediatamente dalla doppietta di Rivas, che porta a tre i gol di vantaggio, anche se l’azione difetta di un sospetto fuorigioco (49′). Tre minuti dopo (52′), Esposito accorcia su un piazzato dalla distanza, la cui deviazione mette fuori causa il portiere amaranto. Si tratta, però, di un episodio isolato perché la Reggina continua a creare numerose occasioni in contropiede, legittimando superiorità e punteggio. A mettere il punto esclamativo alla gara ci pensa l’implacabile Folorunsho che batte per la quarta volta Berisha raccogliendo a centro area la respinta dello stesso portiere, a seguito di una buona azione personale del neo entrato Ménez (68′). I minuti finali servono unicamente alla Spal per spingersi in avanti con orgoglio, mentre per la Reggina é pura accademia amministrare il vantaggio.