Amaranto che tornano dal San Vito Marulla con l’amaro in bocca. Dopo un gran primo tempo, sancito dal doppio vantaggio firmato da Ménez su rigore e Folorunsho, un Cosenza mai domo riacciuffa il pari con i gol di Trotta e Carretta (penalty). Una serata che poteva trasformarsi in trionfo, ma che alla fine ha assunto i contorni di un’altra occasione gettata alle ortiche. Baroni sorprende tutti mandando in campo Loiacono, Del Prato e Rivas al posto di Cionek, Lakicevic e Montalto. Una scelta che dà i suoi ottimi frutti con una manovra improntata ad aggredire le corsie esterne, mettendo alle corde la squadra di Occhiuzzi, la quale ci capisce poco o nulla. Alla lunga, la Reggina deve fare mea culpa per non aver provato a chiudere la gara nel secondo tempo, oltre ai cambi di Denis e Montalto, pericolosissimi nei pochi minuti a loro disposizione, a conferma che andavano inseriti prima.
Partenza devastante della Reggina, che dopo appena venti minuti di gioco si porta sul doppio vantaggio. Jérémy Ménez, quando le lancette dell’orologio hanno compiuto 11 giri, sigla la rete dell’1-0, realizzando con freddezza il penalty concesso per un fallo di Corsi che incrocia le gambe di Folorunsho. L’esecuzione del francese raso terra ed angolata è perfetta, sulla quale Falcone non può farci nulla. Palla da una parte e portiere dall’altra. Passano poco più di dieci minuti e gli amaranto colpiscono ancora. È Folorunsho, uno dei migliori in campo insieme a Ménez, a trafiggere per la seconda volta l’estremo difensore silano. Il n. 90 amaranto raccoglie a centro area un assist di Rivas per il raddoppio della Reggina. Cosenza shock e completamente in balia dell’avversario. I rossoblù hanno sofferto tantissimo le scorribande sulle corsie esterne degli uomini di Baroni e la notevole aggressività in mezzo al campo su tutti i portatori di palla. Nel corso del primo tempo, gli amaranto continuano ad attaccare, tant’è che Edera sfiora la terza marcatura della serata con un bolide dalla distanza che chiama Falcone alla pronta risposta. Da un errore di Di Chiara nasce la rete che dimezza lo svantaggio cosentino. È Trotta al 42′ a trovare il guizzo giusto davanti a Nicolas riportando dentro al match i suoi compagni, fino a quel momento inermi di fronte ad una prestazione superlativa degli ospiti.
Nel secondo tempo, la Reggina non riesce ad essere pericolosa come nei primi quarantacinque minuti di gioco, mentre i padroni di casa si rendono pericolosi con gli inserimenti di Bahlouli. Ad impensierire la retroguardia amaranto ci pensa sempre Trotta, sulla cui conclusione s’immola Nicolas salvando, così, il prezioso vantaggio.
Il Cosenza acciuffa al minuto 83 il pari con il rigore di Carretta. Il tiro dell’attaccante per poco non veniva intercettato da Nicolas, con la palla che sfila sotto la pancia del portiere. Subíto l’aggancio, la Reggina si riversa in avanti producendo tre buonissime occasioni da rete. Prima Denis, che chiama alla deviazione volante Falcone con l’aiuto della traversa ma, dopo, il suo destro finisce di poco a lato. In pieno recupero, è Montalto a mettere i brividi ai padroni di casa con un colpo di testa a pochi centimetri dal palo. Non c’è più tempo, ma i rimpianti rimangono per aver sprecato il doppio vantaggio.