Il Covid nei nidi non entra?! Da ieri sera, dubbi e perplessità la fanno da padrone.
Ci chiediamo come mai i bambini più piccoli non abbiano gli stessi diritti dei bambini più grandi. Come mai le educatrici e le insegnanti del nido non hanno gli stessi diritti delle colleghe che insegnano in fasce d’età diverse? Come mai i fratellini e le sorelline del nido possono andare a scuola, mentre i più grandicelli devono stare al sicuro a casa? Come mai i bambini da 0 a 3 anni al nido non vengono tutelati insieme alle loro maestre e, di conseguenza, insieme ai loro genitori? I bambini piccoli sono quelli che hanno diritto a stare senza mascherina, sono quelli che stanno a strettissimo contatto con le loro maestre, sono quelli che hanno più bisogno che gli venga asciugato il nasino dopo uno starnuto a distanza ravvicinata, sono quelli che hanno più necessità di essere consolati e presi in braccio quando piangono.
Ma forse sono immuni al virus?!!! Come mai quando viene emanata un’allerta meteo per tutti gli ordini di scuola è incluso anche il nido?! In quel caso non fa parte del settore welfare?! Come mai, quando sono state riaperte le scuole e i centri ludici, i nidi 0-3 anni sono stati esclusi e sono stati gli ultimi a riaprire?!
Tanti e troppi dubbi. Non ci va nemmeno di insinuare cose che stanno al di fuori della scuola. Ancora una volta il conto da pagare arriva sempre a noi e a farne le spese sono i bambini, quelli che (falsamente) vengono tutelati da noi adulti. Ci dovremmo solo vergognare. Il Covid nei nidi non entra.
Ecco, questa è l’unica spiegazione.
La dirigenza della scuola materna “Baffy” – Reggio Calabria