Riuscire ad aprire un’attività in proprio è il sogno di molti Italiani, soprattutto tra i più giovani. Un’ambizione che, purtroppo, resta rinchiusa in un cassetto per lungo tempo nel Belpaese. Talvolta, però, parafrasando Gianni Morandi, “Uno su mille ce la fa“: è il caso di Tasha Canino, operatrice estetica di 33 anni, figlia di genitori italiani, che ha cominciato ad appassionarsi e ad “abbracciare” l’universo beauty nel 2011 quando, dopo aver concluso i suoi studi presso l’A.P.P.E. (scuola estetica sita a Lamezia Terme), è riuscita ad aprire a Soveria Mannelli (CZ) il suo primo centro estetico.
Nel 2018, la svolta: Tasha si trasferisce a Melbourne, dove riesce ad aprire la sua partita IVA e comincia a lavorare all’interno di una nota clinica, la Mien Brows. In breve tempo la ragazza riesce a rendere concreto un nuovo, ambizioso sogno: aprire una propria attività. In questa intervista Tasha Canino racconterà la sua esperienza, concentrandosi sul suo “cavallo di battaglia”: il trucco semipermanente.
- Ciao Tasha, è ormai da parecchio tempo che vivi e lavori in Australia. Hai cominciato come dipendente per la blasonata clinica Mien Brows, leader nel trucco semipermanente, e adesso stai gestendo un’attività in proprio. Come procede questa tua nuova “avventura”? Da quando mi sono trasferita in Australia sono cambiate tantissime cose. Innanzitutto, ho lasciato la clinica, Mien Brows, dove ho lavorato per più di un anno, nel mese di Febbraio del 2020 per aprire un’attività in proprio. Naturalmente avevo tantissima paura visto che c’è molta competizione, ma con tanto lavoro sui social e un po’ di marketing su Google sono riuscita a farmi conoscere, tanto da essere piena di prenotazioni per i tre mesi successivi. Credo che bisogna conoscere bene i tuoi concorrenti, vedere cosa offrono, ma rimanere sempre fedele alle proprie idee. Bisogna cercare di conoscere il mercato e capire quali “trend” possono avere futuro tanto da investire su corsi, marketing e prodotti e quali lasciare fare invece agli altri.
- Le attività estetiche, in Italia come in Australia, hanno risentito significativamente del diffondersi dell’epidemia da Covid-19. Quali sono le misure che avete messo in atto in Australia? Come procede la ripresa? Quali sono le misure adottate per prevenire i contagi nei centri estetici? L’Australia ha adottato misure restrittive particolarmente drastiche per contenere il numero di contagi. I centri estetici sono stati chiusi per sei mesi quest’anno. Ora che abbiamo riaperto siamo limitati nei trattamenti che possiamo effettuare perché è obbligatorio mantenere la mascherina per tutto il trattamento. Io non posso tatuare le labbra e nei centri estetici non possono fare trattamenti al viso. Uniti, stiamo cercando di far capire al nostro Governo che le misure igieniche negli centri estetici sono già molto rigide e se i barbieri possono tagliare la barba ai loro clienti senza mascherina non vediamo perché noi dobbiamo essere “limitati”. Dobbiamo assicurarci che i lettini estetici siano distanti 1,5 metri; ogni cliente che entra ha a disposizione il disinfettante automatico, prendiamo la temperatura prima di far accomodare i clienti nel centro e naturalmente dobbiamo avere tutti i loro dati per poterli rintracciare nel caso in cui ci fosse qualcuno positivo o a contatto con qualcuno che è positivo. Noi indossiamo DPI (dispositivi di protezione individuale) come camici monouso, guanti e mascherine.
- Entriamo ora nel vivo della nostra intervista parlando di trattamenti estetici e in particolare del trucco semipermanente. Qual è il trattamento maggiormente richiesto dalle tue clienti? Il trattamento maggiormente richiesto è il microblading o nanoblading. La tecnica consiste nel tatuare con micro-lame, in modo molto superficiale, piccole incisioni che servono a riempire le sopracciglia e creare simmetria. È il modo più naturale per riempire gli spazi vuoti nelle sopracciglia dovuti ad una eccessiva rimozione dei peli con pinzetta o ceretta, o semplicemente per create un look più folto. Si può perfezionare la forma, alzare l’arcata o allungare le sopracciglia.
- Qual è il candidato ideale per questo genere di trattamento? Esistono delle linee-guida per capirlo? Il candidato ideale per il microblading è una persona con una pelle secca/normale e con un pelo piuttosto sottile. Quando il microblading guarisce su una pelle secca/normale, le incisioni sono sottili e precise e possono durare fino a due anni. Su una pelle grassa che appare lucida e con pori dilatati, il microblading ha una durata inferiore in quanto ha un assorbimento del pigmento più veloce. Inoltre, quando i “peli” disegnati guariscono, si ispessiscono e il colore dopo tempo tende a raffreddarsi di più. Per la pelle oleosa ci sono altri trattamenti più adatti. Piuttosto che utilizzare la micro-lama intinta nel pigmento è più adatto un dermografo. Il dermografo è un attrezzo simile a quello usato per i tatuaggi tradizionali. Con la dermopigmentazione possiamo creare la tecnica pelo a pelo o a sfumatura. Ha una durata maggiore ideale per chi ha la pelle grassa. Utilizziamo il dermografo anche per il contorno labbra, sfumatura labbra, eyeliner e eyeliner sfumato. Bisogna avere una buona base estetica per riconoscere i vari tipi di pelle. Inoltre, mi piace parlare con le clienti per capire che “look” preferirebbero ottenere. Non sempre è quello adatto a loro ma è un punto di partenza. Ovviamente, se ho una cliente molto naturale e che si trucca pochissimo, inizierei con la tecnica pelo a pelo se il suo sopracciglio lo permette. Non farei mai un tribale con sfumatura estremamente scura e definita. Quindi con il tempo e l’esperienza, parlando e conoscendo un po’ la tua cliente riuscirai a capire cosa è più adatto. Si può sempre aggiungere, ma non possiamo rimuovere (se non con laser o saline tattoo removal) un errore.
- A chi, invece, sconsiglieresti questo trattamento e perché? Il microblading, purtroppo, non è adatto a tutti. Lo sconsiglierei ad una pelle soggetta a eccessivi sanguinamenti o ad una pelle acneica. Prima di effettuare la seduta, l’operatore deve essere al corrente se il cliente soffre delle seguenti patologie: diabete, HIV, epatite, allergie, malattie autoimmuni o infettive, problemi cardiovascolari o di cicatrizzazione delle ferite, se si è in stato di gravidanza o allattamento o se si seguono terapie ormonali. Inoltre, nelle due settimane che precedono il trattamento bisogna assolutamente evitare: lampade solari, peeling, laser, creme schiarenti o esfolianti e un’esposizione prolungata al sole. Ventiquattro ore prima del trattamento bisogna evitare alcool, medicinali antiinfiammatori o anticoagulanti come l’acido acetilsalicilico e il paracetamolo e limitare l’assunzione di caffeina.
- Quali sono i consigli per mantenere a lungo i risultati del trattamento? Il microblading andrebbe ritoccato una volta all’anno per mantenere il colore vivo e la forma perfetta. Per prolungarne la durata è consigliabile evitare l’eccessivo uso di creme schiarenti o peeling sulla zona tatuata e evitare l’eccessiva esposizione solare.
- Quali sono i costi di una seduta? Occorrono anche sedute di mantenimento? I costi per un trattamento di dermopigmentazione o microblading a Melbourne (da persone qualificate e fidate) varia dai $700 – $1300 AUD (circa 420,00 € – 780,00 €, N.d.R.). Questo include la prima seduta e perfezionamento nelle quattro/otto settimane successive (dalle tre alle quattro ore di lavoro totale). Il costo del mantenimento varia e dipende da quanto tempo è passato dalla prima seduta. Naturalmente il costo aumenta con gli anni di esperienza e la zona in cui lavori.
- Chiudiamo con un prezioso consiglio per tutti i giovani italiani che potrebbero decidere di mettersi in proprio. Quali i consigli per farcela? Consiglieresti di aprire un’attività in Italia? Credo che chiunque possegga le capacità di aprire un’attività in proprio. Mio padre mi ha sempre detto che se lavori duro e credi in te stesso puoi fare qualsiasi cosa. Naturalmente questo vuol anche dire rinunciare a qualche cena o aperitivo fuori con gli amici. Nulla è facile e per avere dei risultati occorrono tanto lavoro, costanza ma soprattutto determinazione. Voler sempre migliorare se stessi e crescere come professionisti è fondamentale. Chi ha un’attività in proprio sa benissimo che non si finisce mai di lavorare. Puoi anche chiudere le porte alle 20:00, ma ci sarà sempre qualcos’altro da fare. Se questo non ti spaventa e hai fame di successo, perché no? Pensa a ciò che vuoi fare e inizia a creare un progetto con i tuoi obiettivi da raggiungere. È importante creare un brand e capire che tipo di clientela vuoi, così puoi anche studiare la migliore strategia di marketing per farti conoscere. Aprire un’attività in Italia, secondo la mia esperienza, non è facile. Ci sono tante cose che penalizzano le imprese italiane partendo dalla burocrazia infinita e da un sistema così complicato e corrotto che spesso fa sembrare che i tuoi sforzi siano proprio inutili. Detto ciò, l’Italia è un Paese stupendo, ammirato per la sua bellezza e le sue creazioni in tutto mondo! Ci sono tantissime imprese di successo e questo vuol dire che anche se è difficile e la strada è più dura, non è impossibile!