Si è concluso con un trionfo del Sindaco uscente Giuseppe Falcomatà il ballottaggio (primo nell’intera storia repubblicana di Reggio Calabria) che lo vedeva contrapposto al candidato del centrodestra Antonino Minicuci.
Alla vigilia tutti credevano che la partita si sarebbe risolta per una manciata di voti, ma il risultato finale, che attesta il primo cittadino di Reggio attorno al 58% dei consensi, invita ad una profonda ed accurata riflessione, in particolare nello schieramento che è uscito sconfitto da questa tornata elettorale.
Questo e quello…
La sconfitta di Minicuci certamente non nasce ieri, ma è figlia di tanti errori compiuti dalla coalizione di centrodestra: in primis, la stessa scelta del candidato, che fino a pochi mesi addietro, per la stragrande maggioranza dei reggini, era un illustre sconosciuto. Abbiamo poi le modalità e il momento dell’annuncio della candidatura dello stesso Minicuci, avvenuta durante una cena romana in una notte tra fine luglio e inizio agosto, senza coinvolgere minimamente la politica reggina ed, errore degli errori, etichettando tale candidatura in quota Lega, un partito che per la prima volta si presentava alle elezioni comunali a Reggio non andando poi oltre il 4% ed eleggendo un solo consigliere comunale…
Gestione dilettantesca
insomma, sembra che il centrodestra, in questa campagna elettorale, giocasse proprio a perdere mettendoci per giunta tutto l’impegno necessario per arrivare a tale risultato. Per non parlare poi della gestione della campagna elettorale: da dilettanti della politica, senza una minima organizzazione, certe volte sembrava che (l’incolpevole) Minicuci fosse solo contro tutti.
Il risultato di ieri mette in evidenza tutte le difficoltà in cui versa attualmente lo schieramento di centrodestra in riva allo Stretto, dilaniato da personalismi, antipatie e divisioni ataviche. Dopo le elezioni regionali dello scorso gennaio, in pochi scommettevano sulla ri-elezione di Falcomatà, ma gli errori, il pressapochismo e gli interessi da piccolo orticello di questo centrodestra reggino hanno letteralmente fatto resuscitare il centrosinistra.