Immagini di Valentina Giannettoni
Buona la prima, ottima la seconda. All’esordio al ‘Granillo’ desolatamente senza pubblico, la Reggina ottiene la vittoria liquidando un Pescara rivelatosi alla fine piuttosto arrendevole. Il successo amaranto è sembrato facile, ma ad un certo punto della gara le premesse non erano così confortanti.
Mr Toscano decide di confermare l’undici iniziale di Salerno, ma nel pre partita deve rinunciare a Rolando (affaticamento muscolare) schierando al suo posto Delprato, che aveva giocato bene in Coppa Italia in tutt’altro ruolo, ma senza le caratteristiche di corsa del genovese. Due, invece, le modifiche nell’undici iniziale per il tecnico abruzzese, reduce dal pareggio interno col Chievo e dalla qualificazione in extremis in Coppa Italia.
Parte subito forte la Reggina, verso la porta lato sud, e già al 2’ sfiora la rete con un tiro da fuori di Loiacono che lambisce il palo a portiere battuto, ma ben presto il Pescara comincia a prendere campo, anche perché Oddo sistema una marcatura su Crisetig, bloccando la fonte di gioco amaranto. A quel punto è Menez che si prende l’incarico di proporre gioco sistemandosi sulla sinistra della linea centrale, dal lato più debole degli avversari.
Dopo una fase equilibrata, al 17’, sul primo angolo della gara, Rossi affossa Scognamiglio sotto gli occhi dell’arbitro: rigore, inutile quanto evidente. Galano dal dischetto spiazza Plizzari, ma colpisce il palo, e sulla ribattuta da fuori area un suo compagno tira alto. Forse l’episodio che ha cambiato la partita, perché gol mancato gol subito. Dopo un tentativo a lato di Denis, al 23’ dalla sinistra Menez pesca davanti al portiere l’argentino che prima perde il tempo e poi tira consentendo a Fiorillo di respingere, ma proprio sull’accorrente Liotti che mette in rete per la sua prima realizzazione in B.
Appena quattro minuti e lo spartito si ripete: scambio breve Menez – Denis – Menez sul vertice sinistro dell’area con tiro al volo del francese che fa tremare la traversa e ricade in campo, dove c’è Bianchi che di testa appoggia a Liotti per il tocco in rete. Uno-due micidiale, dal quale il Pescara non si riprenderà più. Anzi, poco dopo gli amaranto reclamano un rigore per un fallo di mano di Drudi che impedisce la conclusione a Bianchi, non ritenuto punibile dall’arbitro; e gli avversari tentano timidamente di scuotersi con un tentativo da fuori parato da Plizzari. Allo scadere del tempo, la perla di Menez: sulla tre quarti sinistra un appoggio sbagliato di Bellanova consegna palla a Crisetig che serve Menez che a sua volta controlla in corsa ed al volo colpisce per la terza volta l’ex Fiorillo.
Prima dell’intervallo la pratica è chiusa. Nella ripresa soltanto sostituzioni e tanta ‘accademia’ da parte degli amaranto, che si concedono il lusso di rischiare di farsi infilare addirittura in contropiede a metà tempo, salvato dall’intervento del subentrato Cionek. Giusto il prodromo della rete della bandiera pescarese con un’iniziativa di Maistro (uno dei pochi da salvare negli ospiti) che punta Di Chiara e scaglia un bolide che supera Plizzari sul suo palo. Due conclusioni di Menez e Mastour, inframezzate da un’incursione pescarese nell’area amaranto, accompagnano la fine della gara.
REGGINA-PESCARA 3-1
Marcatori: 23’pt, 27′ Liotti, 44′ Ménez, 25’st Maistro.
Reggina (3-4-1-2): Plizzari; Loiacono, Gasparetto (Cionek), Rossi; Delprato, Bianchi (Faty), Crisetig, Liotti (Di Chiara); Bellomo; Ménez (Mastour), Denis (Lafferty). all. Toscano (a d. Guarna, Stavropoulos, Rolando, De Rose, Vasic, Folorunsho, Situm).
Pescara (4-3-2-1): Fiorillo 6; Bellanova 4 (Masciangelo 5), Drudi 4.5, Scognamiglio 6, Jaroszynski 5.5 (Bocchetti sv); Busellato 5, Valdifiori 5 (Omeonga 5.5), Memushaj 5.5 (Bocic 6); Galano 4.5, Maistro 6.5; Ceter 5 (Asencio 5). all. Oddo 5. (a d. Sorrentino, Radaelli, Elizalde, Ventola, Capone, Riccardi, Fernandes.
Arbitro: Marini (Berti – Moro / Maggioni) 6
Ammoniti: Rossi, Bellomo, Memushaj, Toscano.
Le pagelle
Nessuna insufficienza, ma solo perché la vittoria è stata netta…
Plizzari 6: poco impegnato; forse un po’ di complicità sul gol subito, ma giusto perché la palla è entrata sul suo palo.
Loiacono 7: il migliore del reparto difensivo e spesso è andato ad infastidire gli avversari a tutto campo.
Gasparetto 6: ha faticato a tenere con le buone e le cattive Ceter che, comunque, non ha inciso
Cionek 6.5: una tempestiva chiusura decisiva
Rossi 6: qualche indecisione e una grossa ingenuità sul rigore provocato
Delprato 6.5: schierato all’ultimissimo momento al posto di Rolando, ma senza avere il passo del compagno; pulito, ordinato ed efficace nella sua zona
Bianchi 6.5: tanta corsa e pressing a tutto campo
Faty 6: entrato a risultato acquisito per far rifiatare il compagno
Liotti 8: non solo per le due reti – che non sono poca cosa! – ma soprattutto per essersi fatto trovare al momento giusto al posto giusto, lontano dalla sua zona di competenza
Di Chiara 6: ha concesso troppa libertà a Maistro in occasione del gol
Bellomo 6.5: ha giocato al servizio della squadra con concretezza
Menez 8: ha messo la firma sui primi due gol e suggellato col terzo rendendo semplice una giocata di alto livello. Però quanto è indisponente con i compagni quando non lo servono come vorrebbe, ed anche con l’arbitro…
Mastour 6: ha avuto il tempo di provare a segnare, e pure di irridere gli avversari
Denis 6: non sarebbe da lui l’errore davanti al portiere dal quale è comunque nato il vantaggio amaranto
Lafferty 6: deve trovare la giusta condizione
Toscano 7: l’improvvisa indisponibilità di Rolando avrebbe potuto creare problemi al gioco sulle fasce. Così è stato sulla destra, ma con l’arretramento di Menez a ridosso del centrocampo la squadra ha imperversato sulla sinistra, il lato più debole del Pescara.