Immagini di Valentina Giannettoni
Andare oltre le vuote, false alternanze politiche per tornare a pensare alternativamente ad un’idea nuova di arte amministrativa: è il messaggio che la candidata a sindaco di Reggio Calabria Angela Marcianò ha rivolto a tutti stasera, nel corso dell’incontro aperto al pubblico tenutosi presso l’Hotel Torrione ed organizzato dal coordinamento reggino di Vox Italia; all’evento hanno preso parte, oltre alla Marcianò, anche Giuseppe Modafferi, coordinatore per Reggio di Vox Italia, Francesco Toscano, presidente nazionale di Vox Italia, e il filosofo e saggista Diego Fusaro.
“Ci troviamo tutti qua per combattere le false alternanze politiche, che sono un gioco ingannevole per l’elettorato – ha esordito Modafferi – come partito, siamo stanchi dei politici motivati a parole da buone intenzioni che poi, al dunque, si defilano, quel tipo di soggetti che noi definiamo “i solventi“. Con questo polo civico costituito da Angela, noi vogliamo cercare di convergere su soluzioni politiche concrete. Come realtà metropolitana, Reggio è molto complessa e bisognosa sia di una nuova cultura che di una nuova politica. Con il programma che ha concepito, Angela Marcianò potrebbe divenire il direttore di questa nuova orchestra che stiamo immaginando”.
“Crediamo fortemente che da Reggio possa partire un segnale utile per tutta l’Italia – ha aggiunto Toscano – e cioè, un paradigma per una rivoluzione sociopolitica che inizi per una volta al Sud contro una classe politica che ormai esegue solo i diktat di centri di potere situati fuori dal Bel Paese“.
E’ stata poi la volta di Diego Fusaro, che si è dovuto barcamenare anche tra qualche domanda provocatoria e critiche personali: “Dobbiamo iniziare a pensare diversamente per agire altrimenti; da tempo viviamo in un’epoca di pure alternanze senza alcuna alternativa – ha dichiarato – fazioni che fanno finta di litigare, ma poi possiedono sempre lo stesso punto di vista dell’ordine delle cose; oggi destra e sinistra si sono ridotte ad essere delle custodi del “cromaticamente corretto”: si differenziano nei colori dei simboli, ma si sono adeguate entrambe al sovra-potere dei mercati internazionali. Solo tramite il tanto vituperato concetto di sovranità nazionale si può credere in una giustizia sociale vera e preservare la democrazia, come è sempre stato. Se invece la democrazia si attenua – ha poi proseguito Fusaro – subentra immediatamente un sistema economico che risponde ai desiderata di soggetti terzi.
Col globalismo ed il liberismo, che sembrano così tanto delle parole bellissime, si vogliono far lentamente dissolvere le sovranità degli Stati prima e dei popoli poi per lasciar dominare tutto dalla Finanza e non dalla Politica; quest’ultima inoltre viene presentata furbescamente da 30 anni come il problema e non la soluzione.
Ed è proprio per questo che occorre pensare alternativamente, in primis sul piano culturale: quella esistente adesso è una cultura egemonica e semplicistica che ci impone di scegliere tra A o B e basta. Bisogna dunque concepire nuove sintesi filosofiche e politiche che vadano al di là di questa dicotomia forzata, e tutto ciò è ben presente nel programma elettorale di Angela”.
“Ringrazio tutti per la partecipazione e, soprattutto, per la pacatezza dei toni che inducono a riflessioni profonde – ha poi dichiarato la Marcianò alla conclusione dell’incontro – noi aspiriamo ad essere l’alternativa all’alternanza di destra e sinistra di cui ha parlato Diego e sappiamo anche che non sarà certo facile con questo sistema masso-mafioso che esiste purtroppo a Reggio. Sono certa che la qualità del nostro consenso farà la differenza, anche se non dovesse esserci il massimo del risultato. Eh sì, sono realista, non mi illudo di vincere facile. In questi ultimi giorni ci hanno anche attaccati, ma è solo perché le idee nuove fanno sempre paura; la rivoluzione partirà da ogni singola persona, oltre le due facce della stessa medaglia”.