Oggi di 32 anni fa, la Reggina di Nevio Scala, vincendo per 2-0 lo spareggio promozione sul neutro di Perugia ai danni della Virescit Boccaleone, conquistava la sua seconda storica promozione in Serie B.
Il 12 giugno è una data speciale per tutti i tifosi della Reggina: infatti oggi come 32 anni fa gli amaranto, guidati da Nevio Scala conquistarono sul neutro di Perugia la promozione in cadetteria, superando nello spareggio i lombardi della Virescit Boccaleoneper due reti a zero, grazie alle marcature, una per tempo, firmate da Bagnato e dal compianto Catanese. Fu l’inizio di una favola tutta amaranto e di una squadra che fece innamorare i suoi tifosi, entrando di diritto nella storia. Quella Reggina non si presentava a quel campionato di Serie C con i favori del pronostico; in quel girone c’erano diverse corazzate, allestite per vincere il campionato. La compagine amaranto era composta da un mix di giocatori d’esperienza e giovani di belle speranze, guidati da un tecnico al debutto su una panchina professionistica. Alla vigilia di quel campionato, le premesse non erano delle migliori, culminate con l’eliminazione dalla Coppa Italia per poi esordire con un sofferto pareggio interno contro il Campobasso. Scala e i suoi ragazzi non ci misero molto a far capire a tutti la loro forza. Le vittorie non tardarono ad arrivare, soprattutto quelle di un certo peso, come nei derby con Cosenza, Nocerina, Foggia e Monopoli, oltre ai colpi in trasferta sui campi Cagliari, Teramo e Campobasso, tanto per citarne alcune.
Era una Reggina che del gruppo faceva la sua arma principale. Le tante vittorie conquistate in quella stagione erano figlie di una forte unione che veniva messa in pratica sul campo, abbinata ad un’amore viscerale per la maglia amaranto. Capitan Rosario Sasso e il bagnarese Giuseppe Bagnato erano quelli con più esperienza e carisma, avendo calcato palcoscenici importanti prima di approdare alla Reggina. Come non ricordare la straordinaria coppia del goal, composta da Vincenzo Onorato e Giorgio Lunerti, la qualità a centrocampo di Mariotto e Raggi, il talento di Catanese, il roccioso Armenise, i chilometri macinati da Attrice, il gladiatore Guerra oppure la sicurezza tra i pali di Rosin, famoso per il suo rinvio di mano che indirizzava la palla oltre la metà campo.
I nostri eroi, Rosin, Bagnato, Attrice, Armenise, Sasso, Mariotto, Lunerti, Guerra, Catanese, Raggi e Onorato: questa formazione è nel cuore e nella mente di una tifoseria intera, oltre che di tante generazioni. Quando parliamo di gruppo, non bisogna dimenticare chi partiva dalla panchina, vale a dire i vari Tovani, Caramel, Garzya, Barbui, Rubino, Boccafogli e Capasso: tutti loro hanno dato un prezioso contributo a quell’impresa. Tutti protagonisti di una stagione straordinaria, coronata dalla meritata promozione in cadetteria in un “Renato Curi” di color amaranto, gremito di reggini giunti nel capoluogo umbro con ogni mezzo. I giocatori della Virescit Boccaleone capirono ancor prima del calcio d’inizio che non avrebbero avuto alcuno scampo contro quella squadra di gladiatori, sostenuta da una straordinaria tifoseria che spinse con entusiasmo e passione i propri beniamini verso il trionfo. L’impresa di Perugia fu solo l’inizio di una favola tutta amaranto che nella stagione successiva, mantenendo la stessa ossatura, sfiorò la prima storica promozione in A. Era la Banda Scala, un gruppo di ragazzi uniti come fratelli che scendevano in campo ogni domenica per divertirsi e far divertire la propria gente con il loro calcio, per altro già innovativo per quell’epoca. A distanza di tanti anni, quella Reggina rappresenta ancora oggi un qualcosa di speciale per la Reggio sportiva, non solo per i grandi risultati raggiunti, ma per quegli uomini che hanno indossato i colori amaranto con amore e orgoglio. Dopo 32 anni, Reggio Calabria è ancora qui a dirvi grazie.