Ritornare in grande stile mentre tutto il mondo è in lockdown? Solo i Rolling Stones potevano riuscire nell’impresa! La rock band britannica capitanata dal carismatico Mick Jagger non ne vuole proprio sapere di appendere microfono e strumenti al chiodo e, anzi, reinventa il proprio modo di fare musica e di renderla fruibile al grande pubblico.
Così, ad otto anni dall’uscita di un nuovo singolo (le ultime due hit originali del longevo gruppo risalgono al 2012 e furono pubblicate nel greatest hits “GRRR!“) e a ben 15 anni dalla pubblicazione di un disco di inediti (“A Bigger Bang” del 2005) Jagger, Richards, Watts e Wood lanciano in web la loro nuova creatura, “Living in a Ghost Town“, che ha incassato sul canale YouTube del gruppo qualcosa come un milione e 285mila visualizzazioni ad appena 20 ore dalla sua release ufficiale. Un brano che Ronnie Wood ha definito “Struggente” nella sua melodia e che, abbozzato dai quattro “immortali” della musica rock già nel 2019, è stato rimaneggiato in questo ultimo periodo proprio per “riadattarlo” alla drammatica situazione di lockdown che l’intero Pianeta si trova a fronteggiare a causa dell’emergenza Covid-19.
Città fantasma
Il concept di “Living in a Ghost Town” è stato spiegato dai Rolling Stones sui profili social ufficiali della band. Una canzone dal titolo profetico, la cui melodia è accompagnata da un video musicale che mostra gli effetti del lockdown sulle grandi capitali del mondo ridotte, appunto, a città fantasma.
“Allora, per farla breve. Più di un anno fa a Los Angeles avevamo pensato di tenere questo brano per un nuovo album, poi è scoppiato il casino e insieme a Mick abbiamo deciso che questa canzone doveva essere terminata adesso e così eccola qui“, ha spiegato Keith Richards, alle cui parole hanno fatto eco quelle di Charlie Watts: “Questa canzone rispecchia l’umore del momento, spero che le persone che l’ascoltano siano d’accordo“.
Eppure, stando al racconto del frontman Mick Jagger, “Living in a Ghost Town” era inizialmente stata concepita con un intento ben diverso. “La canzone è stata scritta pensando a un posto che era pieno di vita e che adesso, invece, ne è stato del tutto privato. Quando ho ripreso in mano il testo – continua Jagger – mi sono reso conto che era pieno di termini legati a un’epidemia e cose del genere. Non li avevo mai usati prima e invece l’ho fatto in questo pezzo, scoprendo che era molto vicino a ciò che stiamo vivendo adesso”.
Una canzone, per stessa ammissione di Mick Jagger, scritta di getto ma destinata a rimanere in auge per moltissimo tempo, perché “Living in a Ghost Town” rappresenta effettivamente lo specchio di una società che sta sopravvivendo ad una situazione inaspettata e che certamente entrerà di diritto nei libri di storia. “Stavo suonando la chitarra e l’ho composta così, di getto. Non so cosa avessi in testa – continua Jagger – ero semi-ironico all’inizio, poi sono diventato un po’ meno ironico. A volte le canzoni richiedono molto lavoro, ma in questo caso l’ho scritta davvero velocemente in circa 10 minuti e poi l’abbiamo registrata (…) Si tratta di un brano aperto alle interpretazioni – conclude il rocker – ma posso dire che è stato davvero strano perché il testo originale era davvero inerente a ciò che stiamo vivendo“.
Covid-19, la risposta della musica
“Sono un fantasma, vivo in una città fantasma… Tu puoi cercarmi, ma non posso essere trovato“. L’inedito targato Rolling Stones parte con delle frasi forti, ma che ben esprimono il senso di paura della popolazione mondiale che si trova ad affrontare una piaga quasi sconosciuta, armata solo della propria speranza e della fede nella ricerca medica e/o nella propria religione. Una battaglia che i big delle sette note hanno deciso di abbracciare, contribuendo con la propria arte in un momento in cui il settore dello spettacolo – dal cinema alle discoteche, dalle mostre ai concerti all’aperto – sta oggettivamente vivendo una fase di stallo, oltre a dimostrare di saper fronteggiare una crisi economica senza precedenti. “È un periodo orribile per tutti, ma per alcune persone la situazione è ancora più dura, per questo io sono ben consapevole di essere molto fortunato“, ha sottolineato Mick Jagger che, assieme ai componenti dei Rolling Stones ha partecipato al maxi-concertone telematico voluto da Lady Gaga e mandato in diretta streaming lo scorso 19 aprile: un tributo offerto ai propri fan da settanta grandi nomi della musica internazionale, che non vogliono arrendersi alla pandemia e vogliono omaggiare il coraggio di uomini e donne che fronteggiano il Coronavirus chiudendosi in casa, rinunciando a molto per proteggere il proprio e l’altrui futuro.