L’incremento dei servizi esterni finalizzati al controllo a tutto campo del territorio e al rispetto dei divieti imposti dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, relativi alle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID -19, non ha fermato l’azione che si inquadra nell’ampio disegno di repressione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. In tale ambito emergono diverse attività di polizia giudiziaria condotte ad ampio raggio – soprattutto nelle aree più degradate della città – dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, che agiscono sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica Distrettuale di Reggio Calabria, allo scopo di arginare un fenomeno ampiamente diffuso, soprattutto tra i giovani. Un disegno corale, che ha la finalità di tagliare i rifornimenti economici della criminalità.
In particolare:
I carabinieri della Sezione Operativa di Reggio Calabria e della Stazione di RC – Gallico hanno arrestato MANDALARI Rocco, 57enne, già sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale – noto anche per essere cognato di quel Vincenzino ZAPPIA recentemente colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere per il “cold case” dell’omicidio Cartisano – ed il figlio convivente MANDALARI Marco Antonio, 27enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Il controllo posto in essere dai militari dell’Arma era derivato da alcuni movimenti sospetti notati nei pressi dell’abitazione dei due arrestati. Da successiva perquisizione domiciliare, estesa anche alle relative pertinenze, erano stati ritrovati nascosti all’interno di un ripostiglio a loro esclusivo uso, un panetto di 340 grammi circa di “eroina” del valore complessivo di circa 15.000 euro, nonché la somma contante di 600 euro, con ogni probabilità provento dell’attività illecita, sottoposti a sequestro. A seguito di convalida dell’arresto, il MANDALARI Rocco è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre il figlio rimesso in libertà, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
In altro servizio preorganizzato, invece, i Carabinieri della Stazione di RC- Modena e della Sezione Radiomobile di Reggio Calabria hanno arrestato i due fratelli VIGNAROLO Giovanni e Pietro, entrambi reggini, rispettivamente di 21 e 24 anni, ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti nonché denunciato 5 persone, identificati quali probabili acquirenti.
Nello specifico, gli uomini dell’Arma erano intervenuti su un terrazzo di un’abitazione in via Loreto, ove anche in questo caso avevano notato dei movimenti sospetti e frequenti passaggi di diversi soggetti oltre che degli stessi fratelli, proprietari dell’immobile. Quest’ultimi, alla vista dei militari che immediatamente si erano attivati per l’intervento sul posto, volto ad un controllo più dettagliato, avevano tentato immediatamente di darsi alla fuga e di disfarsi dei 200 grammi di marijuana, oltre che del bilancino elettronico di precisione che avevano indosso. La successiva perquisizione estesa al luogo oggetto d’osservazione permetteva di constatare la presenza di una vera e propria serra artigianale di piante di cannabis, rinvenire altresì quasi 10 grammi di cocaina e diversi semi di marijuana, abilmente celati all’interno del manufatto, adibito a deposito, il tutto sottoposto a sequestro.
All’esito degli adempimenti di rito, i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari secondo quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria.