In esclusiva ai microfoni di “A Punta di Penna”, Nicola Amoruso, ex bomber della Reggina ai tempi della Serie A, che fece sognare a suon di goal i tifosi amaranto.
Ciao Nick, qual’è il tuo punto di vista su un’eventuale ripresa dei campionati, che al momento sono stati giustamente sospesi a causa dell’emergenza corona virus?
“E’ un bel rebus, non si sa; ma siccome i tempi sono ristretti, credo che si troverà una formula che accontenterà tutti e nessuno. Sarà molto difficile individuare una soluzione che vada bene per tutti. Mi auguro che questo brutto momento passi al più presto, il calcio per ora va messo in secondo piano”.
In un momento così difficile, nel mondo del calcio non si perde occasione per creare polemiche fuori luogo. Che idea ti sei fatto sul botta e risposta tra Lotito e Agnelli?
“Sono dell’idea che i presidenti debbano stare zitti e lasciar parlare sulla salute chi ha le competenze, che sicuramente ci saprà dire cosa fare. E’ normale che i presidenti della società siano preoccupati, ma devono limitarsi solo a lanciare messaggi di speranza che finisca tutto al più presto e a seguire le regole che ci hanno indicato”.
Sappiamo quanto sia difficile per un giocatore professionista non potersi allenare sul campo, considerando che stavamo per entrare nel momento topico della stagione. In questo periodo di inattività, secondo te un professionista deve lavorare più sulla mente o sul fisico?
“Allenarsi a casa può servire per non perdere il tono muscolare, facendo attività aerobica, ma il campo è un’altra musica, perciò non è facile farne a meno”.
Parliamo un pò dei tuoi tre anni stupendi vissuti con la maglia della Reggina. Tra i tanti goal realizzati in amaranto, a quale sei più legato?
“Sicuramente quello realizzato contro la Roma nella stagione del -15. Da quel momento iniziò la nostra scalata verso il sogno salvezza. Quello, per me, fu il goal più significativo che poi ci diede la svolta”.
C’è la possibilità di un tuo ritorno alla Reggina?
“Sono molto legato alla Reggina e alla città: conosco molto bene il diesse Taibi, ma non il presidente Gallo, il quale sta mantenendo le promesse fatte, cosa non facile nel calcio d’oggi. Al momento non c’è nulla in agenda, ci sarò comunque per festeggiare al più presto la promozione della Reggina in Serie B, perché Reggio merita di stare nel calcio che conta”.
Ti aspettavi questo dominio da parte della Reggina?
“Sinceramente non mi aspettavo un dominio così totale, se consideriamo le squadre presenti in un campionato già abbastanza difficile. Non mi aspettavo di vedere una Reggina così forte e prepotente. Bravo Taibi nello scegliere un tecnico come Toscano, che è il vero segreto di questa squadra“.
Quale giocatore amaranto ti ha finora impressionato?
“Mi ha impressionato Corazza, mentre come carisma sicuramente Denis“