Nei giorni scorsi, nelle province di Milano, Monza-Brianza, Varese, Terni, Reggio Calabria, Matera e Bari, i Carabinieri del Nucleo Investigativo – Reparto Operativo di Rimini, al termine di complessa attività investigativa e coadiuvati nelle fasi esecutive dai Comandi dell’Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a n.7 provvedimenti cautelari interdittivi e coercitivi emessi in data 4 novembre 19 dal GIP del Tribunale di Rimini nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di frode in competizioni sportive in concorso. In particolare è stato applicato il DIVIETO DI ESERCITARE PROFESSIONI O RIVESTIRE INCARICHI ALL’INTERNO DI SOCIETÀ SPORTIVE PER LA DURATA DI MESI SEI a un istruttore di danza e due Giudici federali FIDS E l’OBBLIGO QUOTIDIANO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G. per un direttore di gara F.I.D.S. e tre istruttori di danza.
Le indagini
L’attività investigativa, svolta dal luglio 2018 al mese di gennaio 2019 attraverso servizi di pedinamento uniti ad attività tecniche di investigazione, è stata avviata su delega della locale Procura della Repubblica a seguito di un esposto, depositato il 5 giugno 2018 dalla Procura Generale dello Sport, con il quale si ipotizzavano condotte fraudolente poste in essere da tesserati e soggetti responsabili della Federazione Italiana Danza Sportiva, finalizzate ad attribuire illeciti punteggi “di favore” ai concorrenti delle gare di ballo organizzate dalla F.I.D.S., tesserati in associazioni facenti parte di una “rete” finalizzata alle frodi in competizioni sportive. In particolare, si ipotizzava che diversi soggetti fossero in grado di insinuarsi nelle articolazioni della F.I.D.S., e di gestire la Federazione in spregio ai principi dell’ordinamento sportivo anche condizionando l’operato di chi intendeva opporsi a tale illecita gestione.
Era peraltro verosimile che il sistema sopra delineato avrebbe potuto vedere la sua massima applicazione nel corso dei Campionati Italiani che si sarebbero svolti presso i padiglioni della Fiera di Rimini dal 5 al 15 luglio 2018, ai quali avrebbero preso poi parte oltre 20.000 atleti e per i quali erano previsti oltre 200.000 spettatori. Infatti, sin da subito, le indagini dell’Arma – coordinate dalla Procura della Repubblica di Rimini – hanno permesso di riscontrare sistematiche frodi sportive poste in essere dagli indagati, finalizzate all’alterazione dei risultati della competizione denominata “Sportdance”, valida per i campionati italiani assoluti di categoria della Federazione Italiana Danza Sportiva, tenutasi presso la fiera di Rimini dal 5 al 15 luglio 2018.
In particolare si appurava l’esistenza di un articolato sistema fraudolento, avente come figura di riferimento un istruttore di danza tesserato FIDS, il quale da un lato riceveva le segnalazioni in merito agli atleti da favorire e dall’altro, dopo averle vagliate e valutate, le comunicava a giudici, direttori di gara, o ad altri soggetti che poi avrebbero contattato le giurie. Al termine dell’indagine è stato denunciato un dirigente centrale della F.I.D.S. per il reato di omessa denuncia previsto dall’articolo 3 Legge 401/89 in relazione all’art. 361 c.p., per la mancata segnalazione all’Autorità Giudiziaria degli illeciti sportivi di cui sopra.