Non c’è pace in terra per gli uomini di buona volontà, neanche se questi ultimi sono belli, ricchi e dotati di un talento straordinario. Ne sanno qualcosa Nick Carter e Tommaso Paradiso, il primo tornato in auge con la sua storica e (ora matura) boy-band (quei Backstreet Boys che non hanno perso il proprio stuolo di fan innamorate e che sembrano non sentire il peso degli anni che passano), il secondo reduce da una bomba musicale da egli stesso sganciata, causata dal suo repentino e immotivato abbandono del gruppo che tanta fortuna gli ha portato nell’Olimpo delle sette note italiane, i Thegiornalisti.
La guerra dei fratelli Carter
Se da un punto di vista professionale le cose non potrebbero andare meglio per il “biondino” dei Backstreet Boys, è sotto il profilo privato che Nick Carter ha purtroppo una grossa gatta da pelare tra le mani. Tutto è iniziato con un’intervista, rilasciata qualche giorno fa, dal fratello minore dell’artista, Aaron, anche lui cantante. “La diagnosi ufficiale è che soffro di disturbi della personalità multipla, schizofrenia, ansia acuta e sono anche maniaco depressivo“, ha confessato un visibilmente provato Aaron Carter durante il medical show statunitense “The Doctor“. Il 31enne non ha nascosto la sua drammatica condizione, tenuta sotto controllo da un mix innumerevole di farmaci, ma ha anche manifestato tutta la sua volontà di reagire e la sua voglia di vivere. “Questa è la mia realtà, io non ho nulla da nascondere – ha sentenziato Aaron Carter, che ha aggiunto – su una scala da 1 a 10 la mia stabilità mentale? Centomila. È infinita! Perché durante i miei 20 anni di carriera mi è capitato di tutto: sono andato in bancarotta, mi sono rotto le ossa quattro volte, ho perso mia sorella (per overdose, n.d.r.), ne ho passate talmente tante e ora sono qui“.
Un’intervista shoccante quella del fratello d’arte di Nick Carter, ma che purtroppo in famiglia non ha sortito gli effetti sperati. Il performer 39enne e sua sorella hanno infatti assunto una posizione piuttosto drastica nei confronti del ragazzo. “Dopo un’attenta considerazione, io e mia sorella Angel abbiamo dovuto chiedere un ordine restrittivo contro nostro fratello Aaron“, ha confessato il componente dei BSB via Twitter, dopo aver raccontato che il giovane non avrebbe nascosto “di aver pensato di uccidere mia moglie incinta e un bambino non ancora nato“.
Dichiarazioni sconvolgenti, che non potevano non sollevare un polverone mediatico ed una (piccata) reazione del diretto interessato. Così, mentre il “buon” Nick augurava tutto il meglio al suo consanguineo pregando per una gestione della malattia mentale più sicura possibile per sé stesso e per coloro che gli vogliono bene, Aaron ha tenuto a specificare che non vede l'”amato” fratello da ben 4 anni. “Abbi cura di te Nick Carter, abbiamo chiuso per sempre – ha dichiarato il ragazzo – Sono sbalordito per le accuse mosse contro di me e non desidero ferire nessuno, specialmente la mia famiglia. Tutto ciò che chiedo è che loro mi lascino in pace. Questo è sangue. Non amore“. La faida, combattuta via social senza alcuno sconto reciproco (Aaron Carter ha infatti ricordato al fratello Nick che su di lui pende un’accusa di stupro) è destinata, ahinoi, a regalarci altri dolorosi colpi di scena.
Il Paradiso può attendere
Se negli USA la drammatica diatriba della famiglia Carter tiene banco, nel Bel Paese non siamo certo messi meglio. Certo, il match che vede contrapposti due terzi della band Thegiornalisti ed il loro ex leader Tommaso Paradiso assume, in confronto alla contorta vicenda dei “Gallagher a stelle e strisce“, dei toni piuttosto boccacceschi. Dopo una data sold-out al Circo Massimo, infatti, il frontman della band romana ha dato ai suoi followers una notizia sconvolgente (sempre e rigorosamente via social). “Tra qualche giorno uscirà una nuova canzone. Non uscirà come Thegiornalisti ma uscirà come Tommaso Paradiso – tuona dalla sua pagina Instagram – D’ora in poi, tutto ciò che scriverò e canterò non sarà più Thegiornalisti ma sarà Tommaso Paradiso. È giusto che sia così. È stata una fantastica avventura che ci ha portato fino al Circo Massimo. Ma sapete meglio di me o come me che le storie nella maggior parte dei casi non sono eterne“.
Nessuna spiegazione ha fornito il cantautore classe ’83 ai suoi fan, che si sono prontamente divisi tra chi continuerà a sostenere la sua attività a prescindere e chi invece lo ha tacciato di essere un opportunista, un avido e di aver promosso le sue future canzoni (Paradiso ha prodotto una canzone già inserita nella colonna sonora della seconda stagione dello show “Baby“, su Netflix) approfittando della cornice romana messa a disposizione per l’intera band. I restanti membri del gruppo, divenuto icona della scena musicale italiana degli ultimi anni grazie a pezzi-tormentoni come “Riccione” e “Maradona y Pelé“, non hanno accolto con comprensione le “fuoriuscite egocentriche” di Tommaso Paradiso. Il chitarrista del gruppo Marco Rissa non ha perso tempo a rispondere per le rime all’ex amico che ha rimarcato come in realtà fosse solo lui il deus ex machina dei Thegiornalisti. “Avrei voluto passare una serata tranquilla, ma mi trovo costretto a rispondere che la decisione di un componente non può vincolare gli altri due – tuona il musicista su Instagram. – I TheGiornalisti continueranno! Chi decide autonomamente di andar via può andare a cercare di guadagnare più soldi da solo. Poi se ognuno può scrivere quello che vuole sui social, io dichiaro di aver scritto tutte le canzoni dei Rolling Stones“, ha ironizzato il ragazzo.
Nelle scorse ore, intanto, un rumor si è fatto sempre più insistente: secondo i “ben informati”, infatti, Leo Pari potrebbe prendere il posto di Tommaso Paradiso nella band. L’uomo, amico di tutti i componenti del gruppo capitolino, ha manifestato la propria neutralità sulla vicenda che vede contrapposti Tommaso Paradiso a Rissa e al batterista Marco Primavera; Pari ha inoltre mantenuto una posizione piuttosto ambigua nei confronti di questo scoop che lo vede protagonista. Il cantante, insomma, non conferma né smentisce la sua ipotetica partnership con Thegiornalisti, mentre sul web impazzano meme pazzeschi che accostano la figura di Paradiso a quella di un altro “scissionista” celebre in queste ore: Matteo Renzi. E’ proprio vero che la felicità, anche per i ricchi e famosi, “Dura un minuto, ma che botta ci dà“.