Ersilia Cedro

Segno di grande saggezza e maturità umana ed intellettuale è cercare i criteri più obiettivi possibili per riflettere e porsi domande sulla complessità che ci circonda. Da ciò nascono le “polemiche” o meglio le “critiche costruttive” e non “strumentali” che, nel caso della mancanza di educatori specializzati per i bambini con disabilità nelle scuole del comune di Reggio Calabria, servono a sollevare un disagio di forte interesse pubblico e sociale proprio per i più indifesi. – Lo afferma in una nota la prof. ssa Ersilia Cedro, dirigente del Movimento Nazionale per la Sovranità –  Reggio FuturaCome si fa a non capire che in gioco è appunto l’inclusione scolastica di questi piccoli cittadini? – sostiene la prof.ssa Cedro, che stigmatizza le dichiarazioni dell’assessore comunale alla pubblica istruzione Lucia Nucera – Perché negare il diritto allo studio per un iter procedurale non programmato per tempo? Inoltre, falso è affermare che laddove c’è l’insegnante di sostegno non debba coesistere la figura dell’assistente educativo! Infatti, il ruolo dell’assistente è quello di educare, mentre quello dell’insegnante di sostegno è di scolarizzare didatticamente, anche se, purtroppo, spesso non è sempre così, visto che il ruolo che quest’ultimo svolge è privo di specializzazione appropriata, perché chiamato direttamente dalle scuole tramite la terza fascia. Docenti, quindi, che mai hanno insegnato una materia così delicata. Un educatore, invece, ha “formazione”. E poi perché un’assistenza medica solo per i bambini disabili e non per tutti? E l’inclusività dove sta? 
Pertanto – sottolinea la dirigente sovranista – secondo l’assessore Nucera, bisognerebbe cambiare il modello ICF dell’organizzazione mondiale della sanità per adattarlo ai ritardi e alle inefficienze del comune di Reggio Calabria!!! Su queste gravi incongruenze – continua Cedro il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria ha ingaggiato una sacrosanta battaglia su tutto il territorio regionale: solo l’assessore di Reggio ha avvertito il bisogno di scagliarsi contro e qui sì, polemizzare, anziché collaborare come il resto degli amministratori calabresi. Attaccare per difendersi, per tentare di giustificare il ritardo delle operazioni, a sua volta giustificato da un ritardo di bilancio. Ma chi fa il bilancio? L’assessore ha sostenuto che per l’aggiudicazione delle gare d’appalto per gli assistenti educativi sono stati appaltati due lotti su quattro. Ciò significa che deve essere bandito un altro appalto per altri due lotti. Quando? Altro che entro il 15 ottobre tutto sarà normalizzato!
Infine, dalle dichiarazioni rilasciate ritengo che l’assessore disconosce il fatto che l’assistenza educativa deve essere assicurata finanche davanti a dissesto finanziario dell’Ente, come stabilito dalla Corte Costituzionale, figuriamoci di fronte ad un ritardo, seppur colpevole, dell’approvazione di un bilancio comunale. Questo è il vero significato di  questa “polemica” – conclude Ersilia Cedro – quello di lottare per i più indifesi e per i loro diritti. Le parate, o meglio, le carnevalate, le lasciamo a chi altro non sa fare.

                                                                                                          Prof.ssa Ersilia Cedro

                                                                                                         Dirigente Mns-Rf