Leggendo la lettera/proposta del Sindaco a proposito della dichiarazione di dissesto da parte dei Commissari dell’ASP, non possiamo che dissentire alle sue richieste di “aiuto”. Lo facciamo da cittadini provati negli anni dalla sua Amministrazione e da quelle a lui Politicamente vicine Regionale e Nazionale.
Infatti, il primo cittadino non è mai intervenuto nel corso degli anni appena trascorsi quando infuocava il contraddittorio tra il Governatore (PD) ed il Commissario alla Sanità della Regione Calabria Scura, proposto proprio dal Governo PD. Erano gli anni in cui nulla si muoveva nella Sanità Calabrese, perché nessuno dei contendenti avrebbe potuto prendersi il merito, ma nel frattempo nessuno si preoccupava di firmare Bilanci. Quindi dal 2014, ultimo anno in cui risulta un Bilancio firmato e sottoscritto dall’ex Governatore Scopelliti, che tra l’altro era arrivato ad abbattere il debito della Sanità Calabrese con la promessa dell’allora Tavolo Ministeriale Massicci di sbloccare il turn over, nessun bilancio veniva più firmato, così si sono potute perpetrare le solite illegalità ed inadempienze nel silenzio imbarazzante di Istituzioni che venivano continuamente sollecitate da creditori, da utenti e soprattutto da operatori della sanità che non hanno mai smesso di lamentare le criticità che pian piano ci hanno portato alla ribalta nazionale con le trasmissioni scandalistiche di Striscia la notizia e delle Iene.
Mai un intervento del Sindaco quando chiudevano i laboratori privati convenzionati, nè quando dopo ormai tanti anni i dializzati lamentavano i loro enormi sacrifici per i trasferimenti a Messina, nè quando le criticità della Struttura 1 di via Willermin metteva a dura prova la pazienza e la resistenza dei cittadini, con incredibili file dalle prime ore dell’alba con un numerino in mano per poter scegliere il medico di base o altri servizi offerti dall’azienda. Non interveniva neanche quando rimaneva il solo punto nascita degli Ospedali Riuniti tra Locri e Polistena, nè tanto meno quando per mesi non funzionava una Tac in uno di questi ospedali. Insomma, un disinteresse totale nel campo della Sanità, oltre a quello già ampiamente documentato per altre criticità cittadine come le fosse nell’asfalto, causa purtroppo addirittura di morti in incidenti, o quello della raccolta differenziata, motivo per cui il Sindaco ha deciso di fare guerra ai cittadini piuttosto che sedere ad un tavolo con essi ed ascoltare le loro ragioni per trovare un sistema più adeguato ad una tipologia di territorio come quello reggino. Questa volta il Sindaco inaspettatamente chiede aiuto e collaborazione ai cittadini, ci chiede di contare sulla sua spalla per un conforto; strano non lo abbia fatto con chi chiedeva di essere rappresentato per risolvere i problemi aziendali come i lavoratori AVR. Ci chiede di contare sulle sue braccia per battere i pugni sui tavoli Istituzionali, ma noi ci chiediamo come mai non lo abbia fatto in occasione delle ormai note vicende dell’Aeroporto Tito Minniti, dell’Agenzia dei beni confiscati alle mafie, del trasferimento del gommato dal Porto di Villa a quello di Reggio, dell’Agenzia delle dogane e in tantissime altre occasioni dove avrebbe potuto dimostrare come gli stessero a cuore i problemi della città ed invece lui è sempre stato assente. Ci invita infine a contare sulle sue gambe per avviarci tutti insieme lungo il percorso che ci condurrà verso un futuro migliore, ma anche qui non ci trova d’accordo in quanto già consapevoli dell’errore commesso da quei cittadini che, cinque anni or sono, hanno scelto di eleggerlo a sindaco di Reggio perché’ proponeva una “SVOLTA”. Individuata e toccata con mano da noi tutti, nessuno è più disposto a seguire chi ha relegato la città agli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali di vivibilità, a chi ha costretto la maggior parte dei ragazzi a partire per poter realizzare il proprio futuro altrove. Dunque, alla fine di questo excursus sulle motivazioni della nostra rinuncia alla richiesta di aiuto del sindaco sorge spontanea una domanda : “Come mai il Sindaco proprio in occasione della dichiarazione di Dissesto dell’ASP reggina, torna indietro sui suoi passi bellicosi e chiede l’aiuto dei cittadini?” Certo non vogliamo credere che, da buon padre di famiglia quale in questa occasione si atteggia, egli intervenga a difesa delle sorti di alcuni dei suoi figli. Pertanto auspichiamo che da qui in avanti i suoi interventi siano sempre più frequenti e con la stessa finalità, ovvero quella di marciare al fianco della cittadinanza tutta, per tutelare gli interessi di Reggio e dei Reggini .
Dott. Saverio Laganà
Dirigente nazionale del Movimento Nazionale per la Sovranità