Questa mattina, al termine delle procedure di estradizione avviate dalla Spagna, è giunto all’aeroporto di Roma Fiumicino il rosarnese Di Marte Giuseppe Cl. 88, arrestato lo scorso 6 marzo 2019 a Madrid, dopo 8 mesi di latitanza trascorsi tra l’Italia ed il paese iberico. L’arresto del Di Marte, avvenuto contestualmente a quello di Grasso Rosario cl 82, esponente di spicco della cosca di ‘ndrangheta dei Cacciola-Grasso di Rosarno, è giunto a conclusione delle indagini condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, i cui esiti sono stati riversati alla Polizia Nazionale spagnola, che ha localizzato ed arresto in Spagna i due ricercati. La cattura dei suddetti è giunta all’esito di una pressante attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica reggina, diretta dal dott. Giovanni Bombardieri, avviata all’indomani dell’operazione di polizia “ARES”, che il 9 luglio 2018 ha permesso di disarticolare due tra le più temibili articolazioni della ‘ndrangheta attive nella Piana di Gioia Tauro.
L’indagine “ARES”, condotta dal Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro tra il 2017 ed il 2018, sotto il coordinamento del Procuratore Aggiunto dott. Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Adriana Sciglio, ha infatti permesso di individuare per la prima volta due aggregazioni della ‘ndrangheta, quella dei “CACCIOLA-GRASSO” e quella dei soli “CACCIOLA”, contrapposte tra loro, radicate nella Piana di Gioia Tauro e riconducibili alla società di Rosarno del mandamento tirrenico della provincia di Reggio Calabria. In particolare, le indagini hanno attribuito a GRASSO Rosario un ruolo di assoluto vertice della cosca “CACCIOLA-GRASSO”, comprovando altre sì il suo particolare attivismo nell’importazione di sostanze stupefacenti in Europa, grazie ai contatti diretti che poteva vantare con gli esponenti dei cartelli colombiani e venezuelani.
La stessa indagine “ARES” ha altresì permesso di accertare il ruolo rivestito da DI MARTE Giuseppe, quale narcotrafficante di fiducia del GRASSO e a completa disposizione delle esigenze della cosca, in qualità di “promotore, organizzatore e co-finanziatore dell’organizzazione diretta dal Grasso e finalizzata all’importazioni di impressionanti partite di cocaina dalla Colombia”. Le indagini si sono avvalse,
per i profili di collaborazione internazionale, dell’apporto fornito dalla
Direzione Centrale per i Servizi Antidroga- DCSA e dal Servizio di Cooperazione
Internazionale di Polizia-SCIP.