Pedà: “Contatterò i colleghi per far ritirare la mozione, in ogni caso siamo fermamente contrari a spostare i Bronzi di Riace da Reggio Calabria”
In data odierna ho appreso della mozione n.° 154/2019, presentata dai colleghi Onorevoli Ciconte e Greco, con la quale viene proposta alla Giunta Regionale la possibilità di avviare tour a fini pubblicitari a/o culturali dei Bronzi di Riace in vari paesi del mondo.Si tratta di una proposta che – motivi di ragionevolezza – mi impongono di non condividere. Innanzitutto, per evidenti ragioni di irrealizzabilità oggettiva connesse alle esigenze di mantenimento di due reperti archeologici per i quali sono necessari particolari condizioni di temperature e di cura per garantirne la buona conservazione. Del pari, sono fermamente convinto che ogni politica intesa a rilanciare la Calabria – sotto il profilo culturale, paesaggistico, archeologico, turistico, commerciale – non può prescindere da una valorizzazione del territorio e delle ricchezze che in esso trovano la loro collocazione naturale e la loro legittimazione storica.
Una spoliazione, sotto qualsiasi forma realizzata, di ricchezze archeologiche in un territorio già depredato – basti visitare il British Museum per realizzare quanti innumerevoli reperti archeologici appartengono al nostro territorio – deve farci comprendere che ogni tentativo di valorizzare la Calabria deve usare un metodo inverso da quello proposto dai colleghi: riportare in Calabria ciò che è nostro per genesi storica e culturale, mai spogliarcene, neppure in forma temporanea.
Contatterò i colleghi proponenti spiegando le motivazioni per cui ritengo che questa mozione vada ritirata, certo della loro sensibilità e della buona volontà profusa per la valorizzazione della nostra terra.
Se la mozione dovesse essere comunque proposta, non posso che annunciare sin da ora un voto fermamente contrario a spostare i Bronzi da Reggio Calabria.