E’ stato presentato ieri sera, presso l’Hotel “Torrione” di Reggio Calabria, il libro dedicato all’ex deputato e vice Presidente del Consiglio dei Ministri Pinuccio Tatarella nel ventennale della scomparsa; Tatarella è a tutt’oggi considerato uno dei massimi ideologi ed intellettuali della Destra italiana. Presenti all’evento culturale quasi tutti gli esponenti dei partiti di Centro Destra reggini. Il libro (“Pinuccio Tatarella: passione e intelligenza al servizio dell’Italia” – Ed. Regnani-Giubilei) è una raccolta di contributi e testimonianze sia di esponenti politici che hanno conosciuto Tatarella che di personaggi istituzionali dei nostri tempi come:
Galeazzo Bignami, Italo Bocchino, Pietrangelo Buttafuoco, Alessandro Campi, Massimo D’Alema, Marcello De Angelis, Michele Emiliano, Vittorio Feltri, Gianni Letta, Gennaro Malgieri, Roberto Maroni, Giorgia Meloni, Nello Musumeci, Antonio Polito, Gaetano Quagliariello, Matteo Salvini, Gennaro Sangiuliano, Vittorio Sgarbi, Antonio Tajani, Fabrizio Tatarella, Adolfo Urso, Giuseppe Valentino, Marcello Veneziani, Francesco Verderami e Luciano Violante.
Riportiamo alcuni degli interventi dei maggiori esponenti del centrodestra reggino:
Ernesto Siclari (MNS): “Tatarella ha lasciato il segno nella politica italiana; certamente lo ricordo come un uomo capace di riunire anime che appartenevano allo stesso partito ma che stentavano ad andare d’accordo. Credeva molto nella moderazione ed inoltre era convinto che si potesse allargare la destra; un uomo aperto di mente, ma anche molto intransigente perché non ha mai messo in discussione i principi fondanti della destra italiana”.
Massimo Ripepi (Fratelli d’Italia): “Io non ho conosciuto personalmente Pinuccio Tatatella, ma ho solo potuto studiare la sua storia. In un momento di vuoto nella politica come quello attuale, io da cristiano sono entrato in Fratelli d’Italia perché ho trovato in esso il partito più vicino alle mie idee e valori di cristiano praticante. Mi sarebbe piaciuto molto sentire la storia e le azioni che quest’uomo ha fatto, e dico che oggi la nostra città ha bisogno di vedere una destra unita per far rinascere Reggio”.
Giuseppe Bombino (Ricercatore Universitario ed ex Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte): ” Io purtroppo non ho avuto l’onore di conoscere Pinuccio se non per gli accostamenti che poi ho cercato verso la sua opera, verso gli scritti e verso l’attività che ci sono giunti fino a oggi. E’ chiaro che ognuno di noi ambisce alla memoria: chiunque vorrebbe essere ricordato così come tutti noi vorremmo che il nostro ricordo sia vivo nelle generazioni future. Ci sono tuttavia delle persone che vengono ricordate alle quali si consegna un memoriale, anche oltre il confine della propria famiglia. Quello che posso dire è che per noi Tatarella deve essere una guida ed un modello da seguire in un momento storico di sbandamento”.
Beniamino Scarfone (Dirigente gruppo giovani di Alleanza Nazionale): “Quando parliamo di Tatarella, parliamo di un uomo che sapeva attualizzare la politica al momento storico. Ricordo quando al Congresso di Fiuggi c’era il cartello “Tatarella non vi guarda nel segreto dell’urna” perché comunque vi erano delle pressioni. Per me la politica è un connubio esatto e perfetto fra il pensiero e l’azione e allora quando noi troviamo dei soggetti o dei movimenti che riescono a legare questa sorta di matrimonio possiamo parlare di politica, cosa che oggi non vediamo e non troviamo molto spesso”.
Giuseppe Agliano (Reggio Futura): ” Era un grande uomo, io sono uno dei pochi che a Reggio ha avuto l’onore di conoscerlo e mi piace ricordare diversi aspetti di quegli anni di battaglie politiche della destra missina e poi un’altro aspetto, diciamo, più sentimentale ed importante: lui fu uno dei massimi promotori dell’elezione di Giuseppe Scopelliti a Segretario Nazionale del Fronte della Gioventù a Rieti e di questo gli saremo sempre grati e riconoscenti. Lo abbiamo ospitato diverse volte qui in riva allo Stretto, ricordo anche che era una buona forchetta ed andava pazzo per le ricotte locali. Ringrazio Fabrizio per la bellissima opera di ricordo di Pinuccio, che fra le tante cose non aveva alcun timore a trattare alla pari con un certo Silvio Berlusconi“.
Domenico Nania (Senatore della Repubblica): “Uno dei meriti di Pinuccio era quello di essere uno scopritore di talenti. Lui girava i territori e soprattutto le province e diceva a tal proposito che la destra per esistere ha bisogno di talenti e, come detto poc’anzi, i talenti li trovava proprio nella provincia; per chi non conosce la nostra storia, direi che lui parlava di una sana provincia italiana e ovviamente non amava Roma anche se sapeva che bisogna aver a che fare con la Capitale”.
Demetrio Arena (Ex Sindaco di Reggio Calabria MNS): ” Dò il mio benvenuto a Fabrizio a Reggio Calabria: è la capitale storica della destra ed oggi si trova in una condizione innaturale e contro natura, in quanto è amministrata dalla sinistra e, come nelle situazioni che vanno contro natura, per poterci arrivare a questa situazione bisogna utilizzare mezzi impropri e procedure non proprio corrette. Ora noi ci troviamo in una situazione che chiaramente oggi ci vede speranzosi, in vista della scadenza elettorale, di poter ripristinare le dinamiche naturali di questa meravigliosa città. Siamo qui a ricordare Tatarella, io l’ho letto ma non ho avuto il piacere di conoscerlo, quello che posso dire è che lui ci può aiutare a trovare quel pensiero politico che si è perso nel corso degli anni”.
Fortunato “Natino” Aloi (Ex Deputato dell Repubblica Italiana): “Pinuccio Tatarella è un personaggio che rappresenta la destra italiana, ma una destra che aveva delle caratteristiche particolari. Violante in questo libro dice che Tatarella è morto ma non è finito: mi trova d’accordo, perché c’è in Pinuccio un messaggio che è quello di una destra che ad un certo punto si trovò a contrastare all’interno di essa alcune posizioni differenti. Tatarella spesso e volentieri faceva da pacere, questo era uno dei suoi tanti pregi”.
Renato Meduri (Senatore della Repubblica Italiana): “Nel 1956-1957 nasceva l’ASAN-Giovane Italia; io ero un’attivista da quando avevo 16 anni e le nostre guide si chiamavano Ciccio Franco, Giuseppe Polimeni, Francesco Attinà e Nuccio Fede. Ciccio Franco, che era del 1930 mentre io sono del 1937, aveva già i contatti nazionali ed era amico di Tatarella. Io devo la mia carriera politica principalmente a due persone: Ciccio Franco e proprio Tatarella”.
Fabrizio Tatarella (nipote di Pinuccio Tatarella): “Ringrazio tutti i presenti per essere qui. Ovviamente, il legame con Reggio è connesso alla mia amicizia con Peppe Scopelliti. I ricordi sono tanti, ma quello che vi chiedo è: perché dopo 20 anni si parla ancora di lui? Il suo ricordo è infatti più vivo che mai. Qualche tempo fa, ho compiuto alcune ricerche in merito al fatto se mai un Presidente della Repubblica Italiana avesse mai ricordato un Senatore di Destra; ebbene, noi, l’8 febbraio di questo anno, insieme al Presidente Mattarella abbiamo ricordato Pinuccio e non era mai successo in tutta la storia della nostra Repubblica. Quello che dobbiamo fare tutti, e questo libro ci aiuta a farlo, è contestualizzare il pensiero di mio zio ai tempi di oggi; ci può servire per superare questo momento di smarrimento politico, che ha perso ogni pensiero ed soprattutto gli ideali”.