(Immagini di Maurizio Polimeni)
C’è modo e modo per vincere le partite, ma quello scelto dalla Reggina nel derby col Catania è stato a dir poco esagerato. Tale e tanta è la stata la superiorità amaranto che, se fosse stato un incontro di pugilato, il tecnico rosso azzurro, l’ex Novellino, avrebbe ben presto gettato la spugna sul ring.
La partita era importante per entrambe: la Reggina per riprendere la marcia verso i play off e il Catania per proseguire nel tentativo di migliorare la posizione in classifica, magari dando uno sguardo alla Juve Stabia capolista, battuta proprio dagli etnei domenica scorsa. Ma è durata realmente appena un quarto d’ora: giusto il tempo per la rete del vantaggio amaranto di Strambelli e per una breve reazione catanese. Scampato l’unico pericolo per la porta di Confente, degli avversari non si è più avvertita la presenza in campo. Ritmi particolarmente blandi, Reggina capace di controllare la situazione senza alcun affanno, ogni tanto qualche timida accelerazione senza apprezzabili risultati e soltanto un gran tiro da lontano di Strambelli degno di nota sino al duplice fischio, con i tifosi rossazzurri evidentemente insoddisfatti dalla prestazione della loro squadra. Neppure il tempo di rientrare dagli spogliatoi, che una gara mai aperta si è definitivamente chiusa: rigore per la Reggina, per un fallo su Doumbia, realizzato da Bellomo. Il sipario, non solo metaforicamente, è calato dieci minuti dopo con la seconda rete personale di Strambelli appena anticipato da una sorta di rigore in movimento fallito da De Falco.
Mancavano 35 minuti più recupero, vivacizzati dalle urla del pubblico e dalle sceneggiate in campo di un paio di giocatori del Catania, evidentemente con i nervi scossi per l’andamento imprevisto della gara.
Insomma, una Reggina ritrovata, forse molto vicina a quella che ha in mente mister Drago, che ha riproposto la difesa a quattro, ma ha rinforzato adeguatamente il centrocampo – e se ne sono visti i frutti, considerato che il reparto amaranto l’ha fatta da padrone – e due punte esterne con Bellomo libero da incarichi. La gara ha ricalcato molto la vittoria sulla Viterbese: pure allora la superiorità amaranto nei confronti di una diretta concorrente era stata imbarazzante, poi ci sono state le note vicissitudini tecniche. Si tratta adesso di vedere se la compagine amaranto proseguirà in questo cammino: in questo caso, si potrà legittimamente tornare a sognare, come due mesi fa.
REGGINA-CATANIA 3-0
MARCATORI: 13′ pt Strambelli, 2’ st Bellomo, 11’ Strambelli.
REGGINA: Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Seminara (Solini); Zibert (Franchini), De Falco, Marino (Salandria); Bellomo (Tulissi); Strambelli, Doumbia. All.: Drago.
CATANIA: Pisseri; Aya, Silvestri, Marchese (Valeau); Calapai, Rizzo, Lodi (Carriero), Bucolo, Baraye (Sarno); Marotta (Curiale), Di Piazza (Llama). All.: Novellino.
ARB.: Zufferli (Sartori – Lenarduzzi)