Spiegare ai giovanissimi alcune delicate tematiche come quella delle molestie sui minori, non è impresa facile. Bisogna individuare il “canale giusto” da utilizzare, raccontare vicende così forti ricorrendo ad un registro adeguato per un’utenza che viaggia veloce grazie a smartphone e web, ma che ancora poco o nulla sa delle reali brutture del mondo.
La Rai ha così deciso di investire in un progetto semplice ma dalle grandi aspettative: raccontare il dramma delle molestie su minori proprio dal punto di vista di una ragazzina qualunque alle prese con la scuola, il primo amore, la passione per la cucina e le amicizie, quelle vere.
Queste le premesse di “JAMS“, la serie televisiva composta da 10 episodi (già disponibile in streaming su Rai Play) che sarà visibile su Rai Gulp in prima serata a partire da lunedì 11 marzo. La fiction, diretta da Alessandro Celli, ha come protagonisti quattro ragazzini: Joy (Sonia Battisti), Alice (Giulia Cragnotti), Max (Andrea Dolcini) e Stefano (Luca Edoardo Varone), le cui iniziali dei nomi compongono il curioso anagramma che dà il titolo alla serie, di appena 11 anni, spensierati ed appassionati di cucina.
Il sogno del quartetto è quello di partecipare ad un contest culinario organizzato dalla propria scuola, nel corso del quale avranno l’onore di conoscere il loro idolo: Alessandro Borghese. I giovanissimi vivono i “turbamenti” della propria età con assoluta spensieratezza, ma qualcosa cambia.
Improvvisamente, Joy cambia atteggiamento: perde colpi a scuola, il carattere solare cede il posto a comportamenti più cupi, la piccola protagonista si chiude improvvisamente in sé stessa. Joy nasconde un terribile segreto: è vittima di abusi da parte di un amico di famiglia, ma non riesce a trovare il coraggio per parlarne. Uno scoglio apparentemente insormontabile per una pre-adolescente, che in “JAMS” viene affrontato di petto ma con delicatezza ed estremo tatto, grazie soprattutto al preziosissimo ausilio fornito, in fase di stesura della sceneggiatura, dall’equipe del reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù“. Lo script della serie è firmato da Angelo Pastore, Mariano Di Nardo e Josella Porto.
Nata da un’idea di Simona Ercolani – nota al pubblico più giovane per essere la showrunner della fortunata serie “Sara e Marti” – “JAMS” non è solo una fiction, ma la “punta dell’iceberg” di una importantissima campagna social lanciata dall’ospedale pediatrico “Bambino Gesù”, accompagnata dall’hashtag #meglioparlarne. Sul portale Rai Gulp sarà possibile infatti consultare contenuti inediti e leggere l’importante vademecum rilasciato dal presidio capitolino, utilissimo per riconoscere i principali segnali degli abusi sui minori.