Dovrebbe essere, almeno stando alle attuali quotazioni dei siti specializzati, uno dei dieci film più attesi del 2019. Si avvicina inesorabilmente la data d’uscita del kolossal “Captain Marvel” dove, per la prima volta in un action movie tratto dai comics dell’indimenticabile Stan Lee, la protagonista assoluta è una donna, interpretata dall’attrice Brie Larson.
In Italia il film vedrà la luce delle sale il prossimo 6 marzo, con due giorni d’anticipo rispetto alla release ufficiale negli Stati Uniti. Eppure una spinosa polemica ha messo a rischio le quotazioni di questo blockbuster, nel quale faranno ritorno due dei personaggi più amati del Marvel Cinematic Universe, ovvero Nick Fury (interpretato da Samuel L. Jackson) e l’agente SHIELD Phil Coulson (interpretato da Clark Gregg).
Le parole della Larson
L’attrice Brie Larson, protagonista assoluta della nuova pellicola che sarà distribuita dalla Disney Studios, ha sollevato un autentico polverone che ha messo a repentaglio il successo di “Captain Marvel” al box office ancor prima della sua uscita ufficiale nelle sale. Pomo della discordia, neanche a farlo apposta, alcune dichiarazioni della Larson riguardo ad una presunta “supremazia bianca e maschile” di stampa e pubblico attorno alla nuova opera del franchise MCU.
Intervistata – su precisa richiesta della star – dalla giornalista Keah Brown, affetta da disabilità, la futura eroina Marvel ha dichiarato, senza mezze misure: “Circa un anno fa, ho iniziato a prestare attenzione ai miei giorni di attività stampa e alla critica che giudicava i film e ho notato una schiacciante predominanza di maschi bianchi. Perciò ho parlato con la dottoressa Stacy Smith alla USC Annenberg Inclusion Initiative, che ha organizzato uno studio per confermare la cosa. D’ora in avanti – prosegue l’attrice – mi assicurerò di rendere i miei impegni stampa più rappresentativi. Dopo aver parlato con te (Keah Brown, n.d.r.), con la critica Valerie Complex e con altre donne di colore, mi è parso di capire che in generale non tutti abbiano le stesse opportunità. Quando ho chiesto alle strutture il perché di queste differenze, hanno tutti trovato scuse diverse”, ha concluso serafica la Larson. Uno strascico polemico che, seppur esploso in questi ultimi giorni, ha in realtà radici ben più profonde. Erano tuonate come un fulmine nelle orecchie di critica e fan anche le parole al vetriolo riservate la scorsa estate dalla Larson proprio alla stampa, considerata dalla star sin troppo “bianca” e non capace, proprio per questo, di giudicare alcune pellicole di stampo “multirazziale”. “Sto dicendo che odio i maschi bianchi? No. Ma non mi interessa cosa ha da dire un maschio bianco su “Nelle Pieghe nel Tempo” – aveva dichiarato, senza se e senza ma, Brie Larson – Voglio sentire cosa ne pensa una donna di colore, cosa ne pensano gli adolescenti. Se giri un film che è una lettera d’amore per le donne di colore, c’è la possibilità che una donna di colore non abbia accesso alla possibilità di scrivere una recensione di quel film”.
La reazione dei fan
L’invito ad una sorta di “apertura” da parte della Larson non ha ottenuto l’effetto forse sperato dalla star. Migliaia di utenti, infatti, nelle ore successive all’intervista dell’attrice hanno preso di mira il noto portale Rotten Tomatoes, termometro dei gusti degli internauti riguardo film e serie televisive. “L’attrice protagonista non vuole che il pubblico bianco maschile vada, quindi non andrò” ha sentenziato un internauta; vi sono stati anche commenti più pesanti contro Brie Larson. “Gli atteggiamenti razzisti e sessisti della Larson non mi fanno venire voglia di spendere i soldi per vedere questo film; ecco qui, Miss Larson”; un altro commento forte riportato dal sito ipotizza uno scenario più “inquietante”: “Perché la Marvel ha deciso di ingaggiare una razzista e sessista dichiarata che ce l’ha con i maschi bianchi, non lo capirò mai – ha scritto un utente sul portale – Se Robert Downey Jr. avesse detto che non gli importava delle opinioni delle donne bianche di 40 anni e che non voleva essere intervistato da una donna bianca, perché ciò non è successivamente inclusivo, le persone sarebbero impazzite. La sua carriera sarebbe finita, sarebbe stato etichettato come un razzista e sessista, attaccato dai media e la sua credibilità sarebbe stata offuscata. Come maschio bianco, non sosterrò questo film o qualsiasi altro film con Brie Larson. Dicono che lei è il nuovo volto dell’ MCU? Come villain però, perché di certo non è un’eroina!”
La corsa ai ripari
La polemica che ha visto contrapposta Brie Larson ad una buona fetta di pubblico e addetti ai lavori è solo l’ultima ad aver travolto l’universo MCU. Risale allo scorso anno, infatti, lo scandalo che ha travolto il regista delle due pellicole “Guardiani della Galassia” James Gunn, licenziato dalla Disney a causa di alcuni pesanti tweet nei quali ironizzava su tematiche calde, quali pedofilia e AIDS. Nel frattempo, il sito Rotten Tomatoes ha deciso di correre ai ripari, eliminando l’opzione “Want to see” prima della release del film a causa, ufficialmente, di un restyling del sito. Basterà per evitare la débâcle di “Captain Marvel“?