Una boulangerie di Lione ha dovuto ritirare un suo dolcetto: il pasticcino chiamato “Mamadou”, venduto a 2,70 euro. Sul web si è infiammata la polemica, dato che il prodotto in questione rappresenta in modo caricaturale il volto di una persona di colore. Il gestore della panetteria si è scusato attraverso un video pubblicato su Facebook dall’African Defense League spiegando che il dolce era stato realizzato dai precedenti proprietari del locale, ed ha inoltre puntualizzato che nessuno si mai era lamentato fino ad oggi.
Infine ha annunciato che non produrrà più un prodotto simile, dato che non era sua intenzione provocare o insultare qualcuno. Questo tipo di polemiche, comunque, non sono le prime. In Svizzera ci fu una polemica nel 2017, quando entrò nel mirino degli antirazzisti il noto “Moretto”, il tipico cioccolatino farcito di schiuma. Il Comitato contro i dolci razzisti aveva lanciato una petizione sul portale change.org per abolire proprio il nome del delizioso dolcetto, considerato «palesemente razzista», in quanto nelle lingue francese (“Tête de negre“) e tedesca (“Mohrenkopf“) la denominazione suona come “testa di negro“.